by Adriana Piancastelli
Open Source Intelligence in senso stretto, è una tessera del puzzle di una delle attività di maggior fascino e significato: l’Intelligence Istituzionale, a tutela e difesa del primato di tutti gli interessi del proprio Paese.
E’ materia viva e attualissima che articola i processi di analisi nell’ambito dei media – mass, new e social – di libero accesso.
E’ leggere, saper leggere, in chiaro o tra le righe, tra le tante, QUELLA notizia che tramite adeguati processi di validazione e di verifica, diventa informazione utile a completare il ciclo delle informazioni provenienti da altre fonti per arrivare ad una sintesi proficua e significativa.
E’ scoperta continua di temi nuovi, di spunti di approfondimento, di ricerche costanti, di confronti, a “mente libera” o con il necessario supporto di software e programmi specifici che va a completare l’Humint, il cuore pulsante dell’attività d’Intelligence, insieme a tutti gli aspetti di ricerca più tecnici e tecnologici.
Se l’attività d’intelligence è ormai aperta, studiata ed indispensabile in quasi tutti gli ambiti delle attività, l’Intelligence Istituzionale è, e deve essere, riservata a quei professionisti in grado di lavorare con cuore, cervello, gambe, etica, passione ed una grande onestà, in primis intellettuale. 
Una meravigliosa Spia Istituzionale, non più su questa terra, che amava (esattamente in questo ordine) il mare, l’Intelligence e le donne usava dire sorridendo che l’Intelligence è come il sesso: chi tanto ne parla, poco ne fa, se viene bene non è di stile parlarne, quando non riesce occorre rivolgersi a professionisti del settore.
Utilizzando l’OSINT non in ottica istituzionale, ma nel senso più completo, etico e divulgativo della disciplina, è nato lo scorso 15 aprile il progetto Osintitalia.it : un’associazione di promozione sociale senza fini di lucro, realizzata dall’idea di un gruppo di professionisti ed esperti del settore che hanno pensato di applicare al mondo dei media una ricerca di tipo intelligence su temi sociali e solidali, senza pretese concorrenziali o pseudo istituzionali, ma con il profondo desiderio di fornire aiuti concreti in momenti, fasi o flussi di social media, che in qualche modo possano creare situazioni di disagio o fragilità, operando esclusivamente in ambito ricerca Osint nel pieno rispetto della normativa vigente e dei ruoli delle figure istituzionali.
Gli spazi di supporto variano dai diversi temi di fragilità alle persone scomparse, dalle distorsioni della informazione al cyberbullismo fino alla sensibilizzazione scolastica e culturale della potenza della informazione e della Rete.
Le iniziative comprendono anche momenti di carattere formativo in collaborazione con Enti, Aziende ed Istituzioni per promuovere l’uso etico dell’Open Source Intelligence, non in funzioni strategiche nazionali deputate per eccellenza allo Stato, ma anche con scopi didascalici che inducano quanto meno la percezione della importanza della consapevolezza nell’uso del web.
E’ quindi un’attività di supporto al mondo istituzionale con la finalità di contribuire anche alla creazione di circoli virtuosi che aprano le competenze in campo Osint per provare a risolvere difficoltà di interesse sociale e solidale.
Organizzazioni analoghe esistono in Europa e in America, è sufficiente ricordare i team di giornalisti investigativi di Bellingcat o di Counterpunch (sia pur borderline per questi ultimi); in Italia è un tentativo originale di rendere concrete le tante, a volte anche troppe, incursioni nel mondo dell’intelligence, di cui l’Osint rappresenta una componente attuale e piena di risorse.
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Senior Osint and Media Analyst. Ha praticato il mondo delle investigazioni e dell’intelligence. Appassionata di mare cani rock e figlia non necessariamente in quest’ordine.