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Lo spettro del terrorismo islamico dietro la strage di Munster

              Incubo terrorismo a Munster Lo spettro del terrorismo islamico dietro la strage di MunsterC’è l’incubo del terrorismo dietro il furgone lanciato sulla folla nel centro della città tedesca di Münster, nella Renania-Vestfalia.  L’autista killer, si è suicidato sparandosi un colpo di pistola alla testa prima di essere catturato dalla polizia. Gli investigatori starebbero danno la caccia ad un complice dell’attentatore  suicida.Lo spettro del terrorismo islamico dietro la strage di Munster

Alto, ma ancora imprecisato il numero delle vittime e dei feriti. Anche se non vi sono ancora conferme ufficiali, le modalità riconducono ai numerosi attentati del terrorismo islamico in varie città europee.

Dai camion che falciano la folla a Nizza e a Berlino, al terrorismo fai da te di Parigi, Istanbul, Londra e da ultimo in Danimarca, il mostro del fondamentalismo continuerebbe dunque ad affondare la scimitarra nel cuore di burro di un’Europa indifesa, inerte, e soprattutto ancora non del tutto consapevole delle potenzialità distruttive di un terrorismo fanatico e praticamente inesauribile.

Lo spettro del terrorismo islamico dietro la strage di Munster
Immagini di repertorio dell’attentato di Nizza

Una sequenza di attacchi che da Charlie Hebdo, al Bataclan, a Bruxelles, alla Turchia, colpiscono in forme sempre diverse e inedite. .

Subito dopo la strage di  Munster in tutta Europa e in particolare in Italia è scattato l’ allarme rosso e sono state ulteriormente intensificate le misure di prevenzione e di controllo, in particolare per la maratona di Roma.

Capacità di prevenzione e di controllo essenziali e che rappresentano  la   prima   e   fondamentale   difesa  contro  l’onda lunga del  terrorismo.Lo spettro del terrorismo islamico dietro la strage di Munster

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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