Sgomento e interrogativi per il massacro di Las Vegas
Ricorrente follia stragista o matrice fondamentalista?
Lo sgomento per il massacro di Las Vegas è tale che fa percepire come terribili e inaccettabili entrambe le realtà che possono aver provocato un eccidio così spietato e premeditato.
Con modalità e scelta degli obiettivi che ripercorrono, anche riguardo i profili emulativi, numerosi analoghi precedenti della sindrome del tiratore scelto che falcia la folla, spesso manifestatasi negli Stati Uniti, oppure nei frequenti replay degli attentati terroristici a concerti e stadi.
La personalità parossistica, e per altro ereditaria del killer, figlio di uno psicopatico incluso alla fine degli anni ’60 sulla lista dei super ricercati dell’Fbi, lascia intravedere in ogni caso gravi lacune nei controlli investigativi di individui così clamorosamente border line.
Superficialità che si trasformerebbero in ingiustificabili responsabilità se si materializzasse l’incubo del terrorismo islamico.
Nel caso del delirante lupo solitario collezionista e purtroppo collaudatore di armi da strage, si avrebbe inoltre l’ulteriore conferma di quanto la manipolazione mediatica sia arrivata ad un punto tale di scelleratezza che dei pazzi si prendono il merito delle vittime provocate da altri pazzi…