Niet di morte e di sangue. Terrore e distruzione per quasi tutte le principali città ucraine, colpite da continui ossessivi bombardamenti ordinati da Mosca.
Il Cremlino risponde con l’ennesima strage della popolazione civile ai pur rassegnati colloqui fra Kiev e Pechino per tentare di annodare i fili lontanissimi di negoziati e trattative.

Sulla linea del fronte del Donbass le parole più gettonate nelle ultime ore sono: jet and surprise. Il successo del blitz della controffensiva ucraina dipende dalla sorpresa e dalla disponibilità di moderni caccia bombardieri.
Se la concentrazione delle forze rischia di essere rilevata dai russi, il deficit di copertura aerea potrebbe compromettere gli attacchi. A Kiev i piani per aggirare queste problematiche prevedono diverse soluzioni. Per lo sfondamento iniziale delle linee russe si starebbero pianificando diverse mini-offensive, soltanto una della quali rappresenterà tuttavia il colpo di maglio decisivo.
Servirà ben altro o saranno sufficienti i trucchi e le astuzie per confondere Mosca e ingannare i generali russi sulla direttrice principale del grosso delle circa 12/18 brigate ucraine che condurranno la controffensiva ?
Addestrate da personale occidentale, le brigate d’assalto dispongono ciascuna di un centinaio di moderni carri armati Leopard 2 tedeschi e Challenger britannici, altrettanti mezzi corazzati e pezzi d’artiglieria.
Vista l’impossibilità di disporre degli F-16 di fabbricazione americana considerati fino all’entrata in servizio dei più moderni F-35 il non plus ultra dei jet da combattimento, l’interrogativo sulla copertura aerea potrebbe trovare una risposta nel caccia svedese Gripen, costruito dalla Saab. Progettato specificamente per difendere lo spazio aereo svedese dai jet russi, il Gripen é per molti versi il più adatto alle esigenze dell’Ucraina.

The Economist scrive che non soltanto atterra su piste corte e all’occorrenza sulle strade, ma può essere rifornito e riarmato in dieci minuti con l’apporto di un solo tecnico e di cinque addetti. La controindicazione é che di Gripen ce ne sono pochissimi. La Svezia ne ha venduti pochi esemplari a circa 66 paesi e ne dispone di un centinaio per la propria difesa. Una difesa ritenuta prioritaria, visto che l’ingresso nella Nato della Svezia é bloccato da Turchia e Ungheria. Stoccolma potrebbe fornire solo uno squadrone di circa 14 Gripen, non di più. Si spera dunque di sbloccare almeno l’invio degli F-16 polacchi ed estoni e dei Gripen della Repubblica Ceca.
Per assicurare la difesa aerea della controffensiva saranno comunque rafforzati i sistemi missilistici e le batterie di Patriot Usa e Sam-P italo francesi. Le difese aeree mobili per tenere a bada gli aerei di Mosca saranno essenziali nel caso l’impatto dell’attacco ucraino dovesse riuscire a sorprendere e a sfondare le difese russe e fosse necessario inviare rapidamente altre forze attraverso il varco.
L’artiglieria di precisione di Kiev avrà il compito di eliminare i campi trincerati e le difese predisposte dai russi, ma ciò richiede una sincronizzazione fra l’ artiglieria e i comandi di brigata in modo che le truppe non avanzino né troppo presto, mentre le difese sono intatte, né troppo tardi, quando le retroguardie russe avranno rinforzato le posizioni.
Fino adesso le forze ucraine hanno condotto operazioni sequenziali, fuoco d’artiglieria – avanzata, e non le azioni coordinate che sono state al centro delle linee strategiche dell’addestramento occidentale.
La controffensiva dovrebbe scattare appena le condizioni metereologiche faranno solidificare il terreno fangoso. Non è escluso che parte degli attacchi diversivi, se non della vera e propria controffensiva, scatti proprio il 9 maggio per rovinare al Cremlino il giorno della parata militare a Mosca, alla presenza del Presidente Vladimir Putin, con la quale viene celebrato l’anniversario della vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale.
