Sarà la stagione delle nomine a fare localizzare la rotta invisibile dei diversi sommergibili, con i siluri pronti al lancio, che navigano a quota periscopio nel mare della politica.
Sulla carta il sottomarino più tecnologico è quello appena varato dell’Italia Viva di Matteo Renzi, che dispone di satelliti e droni audio video virtuali, e perfino delle classiche quinte colonne, in grado monitorare tutta l’area archeologica e neo zingarettiana del Pd, le costellazioni dei 5 Stelle, i rigurgiti della Lega, tutte le insenature di Forza Italia e l’enclave di Fratelli d’Italia.
Non scherza neanche l’avveniristica versione aggiornata, assimilabile a un sottomarino tascabile, della piattaforma digitale Rousseau che attraverso l’incrocio di dati elaborati dagli algoritmi riuscirebbe a intercettare le tendenze elettorali e a trasmetterle ai 5 Stelle.
![Nomine e rotte di collisione della politica](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2019/09/nomine-e-rotte-di-collisione-della-politica5-600x302.jpg)
Più che ad un sommergibile, anche se orfano di Renzi, il Pd è invece paragonabile ad un’astronave che si muove nello spazio-tempo dei vertici delle istituzioni e della burocrazia, le cui generazioni si intersecano e combaciano con i decenni dei governi Dc, di centro sinistra, unità nazionale, prodiani e dem. Un’astronave che, a differenza dei sottomarini, vanta rapporti internazionali e capacità di anticipare e influenzare i mercati. Rapporti difficilmente sostituibili.
Artigianale, ma efficace, anche l’intuitivo sistema sottotraccia che non fidandosi di nessuno Matteo Salvini, pilota personalmente, riuscendo a interpretare e ad assecondare gli stati d’animo popolari degli italiani.
Destinati a essere inglobati dalle unità più grandi, in cambio di promesse di strapuntini elettorali, le motosiluranti di Giovanni Toti e Mara Carfagna, che agitano i marosi già abbastanza tempestosi di Forza Italia.
![Nomine e rotte di collisione della politica](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2019/09/nomine-e-rotte-di-collisione-della-politica6.jpg)
Le nomine che rileveranno dove vuole andare a parare il sottomarino di Renzi riguardano gli assetti dell’Intelligence, delle grandi aziende pubbliche, delle infrastrutture, l’informazione radiotelevisiva e non, ed il sistema bancario e finanziario.
Per il Movimento 5 Stelle saranno preminenti gli snodi degli assetti tecnologici, dal 5G alla via della seta, alla digitalizzazione della pubblica amministrazione e della Scuola.
Per il Pd la lettura in controluce delle nomine consentirà di radiografare l’intreccio di poteri delle componenti interne e dei singoli leader.
Nella lunga marcia all’opposizione, per la Lega, in assenza o quasi di sottogoverno, conteranno invece i rapporti di forza a Roma e nelle varie regioni per accaparrarsi il maggior numero di seggi elettorali sicuri nell’ambito del centrodestra.
Tanto che nella Capitale, dove non è affatto scontato che Virgina Raggi completi il mandato, Matteo Salvini ha appena insediato come nuovo proconsole l’ex Sottosegretario al Lavoro Claudio Durignon.
![Nomine e rotte di collisione della politica](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2019/09/nomine-e-rotte-di-collisione-della-politica7-600x201.jpg)
Una nomina destinata, secondo gli esperti naviganti del Tevere e dintorni, ad infrangersi sugli scogli del crescente consenso soprattutto a Roma e nel Lazio di Fratelli d’Italia.
L’unico partito che a dispetto della labile memoria politica degli elettori continua a vantare la coerente condotta durante il marasma della crisi di Ferragosto. Un’accusa esplicita alla Lega e alla scivolata dell’offerta di Matteo Salvini della Presidenza del Consiglio a Luigi Di Maio.