#Nomine in progress: Porpore & delusioni
“Una Porta Santa sbattuta in faccia a molti Cardinali mancati”: oltre Tevere l’ironia è il sale e il fiele dei retroscena, ma in effetti – come anticipava il 19 gennaio 2016 ZEROZERONEWS – il Concistoro per la creazione di 17 nuovi Cardinali, 13 elettori e quattro 80enni, annunciato da Papa Francesco, innova molto e scontenta il doppio.
La lunga e laboriosa scelta di nomi e nazioni lascia intuire che Bergoglio ha pazientato per mesi, ma poi ha imposto le sue scelte. Che non solo privilegiano l’universalità della Chiesa e il totale rinnovamento del Collegio Cardinalizio, ma aboliscono anche la prassi delle diocesi cardinalizie per tradizione, storicamente perpetuatasi soprattutto in Italia e in Europa. Numerosi i Presuli che attendevano la nomina a Cardinale, che invece non è arrivata. Ma arriverà. Forse. In particolare:
Mons. Vincenzo Paglia, Consigliere spirituale della Comunità di Sant’Egidio e da agosto Presidente della Pontificia Accademia per la vita.
Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione
Mons. Giovanni Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato Vaticana
Mons. Cesare Nosiglia, dal 2010 Arcivescovo di TorinoCon le nuove nomine sette Paesi avranno per la prima volta un Porporato , e fra questi la Repubblica Centrafricana, Bangladesh, Isole Mauritius e Papua Nuova Guinea avranno un cardinale elettore, e tre , Malaysia, Lesotho e Albania , avranno un Porporato non elettore, cioè che ha superato il limite degli 80 anni per la partecipazione al Conclave. Dall’America Latina all’Asia, all’Europa ecco chi sono nuovi Porporati che alla vigilia della conclusione del Giubileo della Misericordia riceveranno l’anello e la berretta cardinalizia:
- Mario Zenari, Italia, Nunzio Apostolico in Siria
- Dieudonne Nzapalainga, Repubblica Centrafricana, Arcivescovo di Bangui.
- Carlo Osoro Sierra, Spagna, Arcivescovo di Madrid in Spagna;
- Sergio da Rocha, Brasile, Arcivescovo di Brasilia ;
- Blase Cupich, Stati Uniti, Arcivescovo di Chicago;
- Patrick D’Rozario, Bangladesh, Arcivescovo di Dhaka
- Baltazar Enrique Porras Cardozo, Venezuela, Arcivescovo di Merida
- Jozef De Kesel, Belgio, Arcivescovo di Maline-Bruxelles
- Maurice Piat, Mautitius, Arcivescovo di Port Louis
- Kevin Farrell, Irlanda, Prefetto del dicastero per laici, famiglia e vita
- Carlos Aguiar Retes, Messico, Arcivescovo di Tlalnepantla
- John Ribat, Papua Nuova Guinea, Arcivescovo di Port Moresby
- Joseph William Tobin, Stati Uniti, Arcivescovo di Indianapolis.
I quattro Cardinali non elettori sono:
- Anthony Soter Fernandez, Malaysia, Arcivescovo emerito di Kuala Lumpur
- Renato Corti, Italia, Vescovo emerito di Novara,
- Sebastian Koto Khoarai, Lesotho , Vescovo emerito di Mohalès Hoek
- Ernest Simoni, Albania, Sacerdote dell’Arcidiocesi di Shkodre-Pult
Particolarmente significativa la rischiosa esperienza missionaria di padre Simoni, prete albanese della diocesi di Scutari. Nato nel 1928, diventato francescano a 10 anni, 28 anni di carcere, scampato per due volte alla pena di morte durante la dittatura comunista di Enver Hoxha, il dittatore che aveva proclamato l’Albania primo Stato ateo del mondo. Durante la visita in Albania, nel settembre del 2014, il Papa lo aveva abbracciato, commosso e gli aveva impedito di baciargli le mani: anzi, era stato Bergoglio a baciargliele.