Cassazione in progress
Sarà farcito dalle nomine dei vertici della Corte di Cassazione il panettone natalizio in lievitazione a Palazzo dei Marescialli.
Saranno scelte ponderate, assicura il Vice Presidente del Csm, Giovanni Legnini: “ Non ci sono lunghi coltelli, né guerre tra bande, né spartizioni selvagge”.
Si tratta di compiere, sottolinea Legnini “valutazioni importanti e complesse per garantire la migliore guida possibile alla Cassazione e alla sua Procura generale”. E quella che è in corso “é una discussione seria su scelte che tengano conto delle attitudini, delle esperienze professionali e delle caratteristiche dei candidati”.
Per questo il vice Presidente ritiene “un dovere” smentire chi ha scritto che sulla nomina del primo Presidente e del Pg della Cassazione, si sta consumando una guerra.
“I lavori in Commissione procedono in totale serenità – ha assicurato da parte sua il presidente della V^ Commissione per il Conferimento degli incarichi direttivi, Luca Palamara -. E lunedì e martedì prossimi procederemo a un’ulteriore scrematura dei candidati per arrivare giovedì prossimo a votare”
Il Csm potrebbe nominare i nuovi vertici della Cassazione in un plenum straordinario da convocare per il 22 dicembre. “E’ solo un’ipotesi – ha detto Legnini – va ulteriormente verificata anche perché la Quinta Commissione dovrebbe deliberare almeno una settimana prima, al massimo giovedì 14. Ove i tempi non venissero rispettati non escludo si debba convocare un plenum tra Natale e Capodanno”.
La rosa di nomi per la prima presidenza della Suprema Corte è ancora molto ampia: il successore di Giovanni Canzio, che lascia l’incarico per raggiunti limiti di età il 31 dicembre, sarà scelto tra candidati quali:
- Giovanni Mammone, attuale Presidente di sezione e segretario generale della Corte
- Stefano Schirò, Presidente di sezione in Cassazione
- Stefania Di Tomassi, Presidente di sezione alla Corte
- Marina Tavassi, Presidente della Corte d’appello di Milano
- Margherita Cassano, Presidente della Corte d’appello di Firenze
- Domenico Carcano e Vincenzo Di Cerbo, entrambi Presidenti di sezione in Cassazione.
Per la Procura Generale, per subentrare a Pasquale Ciccolo in pensione dal 31 dicembre, i papabili sono:
- Giovanni Salvi, esponente di Md e attuale Procuratore Generale di Roma.
- Riccardo Fuzio, avvocato generale alla Suprema Corte ed ex togato di Unicost al Csm
Il Csm dovrà inoltre nominare il Presidente e il Procuratore aggiunto della Corte
Il Presidente del Tribunale superiore delle acque pubbliche
e tre Avvocati generali, con in pool position Antonello Mura e Francesco Salzano
L’eventuale nomina di Salvi alla Suprema Corte aprirebbe la successione alla Procura Generale di Roma con almeno sei candidati: Roberto Scarpinato, Ignazio De Francisci, Giovanni Ilarda, Marcello Viola, Dino Petralia, Valeria Fazio, attualmente rispettivamente Procuratori Generali a Palermo, Bologna, Trento, Firenze, Reggio Calabria e Genova.