Cuore & Batticuore Rubrica settimanale di posta. Storie di vita e vicende vissute
by Santina Romei
Le ultime dichiarazioni di Papa Francesco, hanno sollevato molte perplessità, per non dire polemiche, da parte degli animalisti un po’ ovunque e -naturalmente – sui social.
Sicuramente c’è del fraintendimento e forse nei pensieri del Papa c’è preoccupazione per l’attenzione rivolta agli animali e non verso i bambini, che risultano ormai essere le vittime indifese di migrazioni, guerre, violenze familiari e sociali, o verso le vittime di una povertà sempre più dilagante.
Forse il Santo Padre o i suoi consiglieri, non hanno tenuto conto che l’attaccamento agli animali é non solo – o non sempre – un fatto di egoismo, ma anche una richiesta e un’offerta di amore a chi “non tradisce”.
Purtroppo, la società attuale ci offre un mondo sempre più aggressivo, in famiglia, a scuola, nel mondo del lavoro soprattutto, ma anche per strada, negli uffici e luoghi pubblici.
Dobbiamo difenderci da violenza fisica, psicologica, verbale. Sempre più spesso, e la pandemia non ha aiutato, ci sentiamo inermi, impreparati, frustrati difronte a queste manifestazioni.
Allora ci rifugiamo negli animali, spesso occupandoci di quelli abbandonati. Perché gli animali in generale non conoscono vendetta, cattiveria, sopraffazione, e sono solo capaci di “amore incondizionato”.
Inoltre, lo Stato non sembra avere a cuore le famiglie, basta vedere la gestione della scuola durante la pandemia. La mancanza di politiche sociali rivolte all’incremento di asili nido o sostegno alle madri lavoratrici. Purtroppo oggi, volere dei figli è una scelta sempre più ardua e difficile da portare avanti con il pensiero del futuro dei figli.
Quindi forse le parole del Papa avrebbero dovute essere indirizzate ai governanti, attuali e futuri.
Se la gente, di ogni estrazione sociale, di ogni ceto ed età, ha sempre maggior interesse verso gli animali, forse le risposte andrebbero cercate più profondamente.
Prendersi cura degli animali nasconde forse il desiderio di prendersi cura di una società che non lascia spazio all’amore, all’empatia, alla cura dell’altro.
Una società dove l’unico modo di salvarsi sembra sia prevalere sull’altro.
I dubbi di Santina Romei, funzionaria del Parlamento Europeo, sono largamente condivisi da molti. Soprattutto in considerazione dell’amore e della dedizione religiosa riservata da San Francesco agli animali domestici e non. E Papa Francesco, che del Santo di Assisi ha emblematicamente scelto di assumere il nome per connotare il Pontificato, è stato molto probabilmente frainteso. Oppure, come maliziosamente sostengono taluni vaticanisti, ha lasciato prevalere l’eloquio gesuitico…