Controffensiva vaticana: in riga i Cardinali ribelliMisericordia e fermezza: esaurite le guance Papa Francesco ha iniziato a mettere in riga i Cardinali che lo attaccano e a preparare la controffensiva contro i nemici occulti che promuovono veleni e campagne di discredito contro il Vaticano.
“Soltanto la carità eleva alla perfezione e l’obbedienza è uno dei principali modi per raggiungerla….” Il sottile riferimento agli insegnamenti di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dell’Ordine dei Gesuiti, non deve essere stato estraneo alla decisione del Pontefice di inviare nell’isola di Guam, in pieno oceano Pacifico, il Cardinale Raymond Leo Burke leader riconosciuto dei Porporati che si oppongono apertamente alle riforme del Pontefice.
Inviatur ut amoveatur, allontanare per rimuovere, ironizzano in Vaticano dove molti sollecitavano una presa di posizione di Bergoglio nei confronti dei quattro Cardinali, Walter Brandmüller, Carlo Caffarra, Joachim Meisner e Burke, che hanno presentato alla Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dal cardinale Gerhard Müller, altro oppositore del Papa, un ricorso formulato secondo la modalità classica dei dubia, avverso le aperture ai divorziati dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia.
Il segnale dell’avvio della controffensiva di Papa Francesco potrebbe essere il mezzo esilio di Burke, ex presidente del Supremo Tribunale della Segnaturae ora discusso Patrono dell’Ordine di Malta, che dovrà restare sull’isola di Guam per istruire il processo canonico nei confronti del locale Arcivescovo accusato di pedofilia.Nel frattempo a Roma si potrebbe tenere un Concistoro per la nomina di nuovi Cardinali in sostituzione di quelli che hanno superato i limitì d’età. A cominciare dal Cardinale Vicario di Roma, Angelo Vallini.
Vengono interpretate in questo senso le visite pastorali di Bergoglio a Milano, il 25 marzo, e a Genova, il 27 maggio. Visite alle diocesi dei Cardinali Arcivescovi Scola e Bagnasco che oltre Tevere hanno perfidamente ribattezzato ad elimina, perché subito dopo saranno entrambi sostituiti.
Per la successione al 77enne Angelo Scola alla guida della Chiesa ambrosiana si fanno due nomi. Il primo è quello dell’Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa. Amministratore Apostolico di Gerusalemme, bergamasco, 51enne, Pizzaballa è un biblista come lo scomparso Cardinale Carlo Maria Martini, molto rimpianto a Milano.
L’altro nome è quello di Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara e già ausiliare di Tettamanzi, predecessore di Scola. Sulla scelta del nuovo Arcivescovo di Milano avranno un ruolo anche i consigli dei Cardinali Francesco Coccopalmerio e Gianfranco Ravasi.
Anche se resterà ancora per circa un anno alla guida della diocesi genovese , il Cardinale Angelo Bagnasco lascerà invece la presidenza della Conferenza Episcopale italiana.
Molti i candidati per il vertice della Cei: l’attuale segretario Nunzio Galantino, il teologo Bruno Forte Arcivescovo di Chieti, Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, e il Vescovo di Albano Marcello Semeraro. Meno gettonati, ma ricorrenti anche i nomi dei Cardinali Giuseppe Betori e Gualtiero Bassetti, rispettivamente Arcivescovi di Firenze e Perugia.
Per la successione del Cardinal Vicario Vallini sono in pole position il Vescovo ausiliare della Capitale Angelo De Donatis ed il Sostituto della Segreteria di Stato e numero tre della governance vaticana, Giovanni Angelo Becciu.