Conto alla rovescia per la plastica
Su Wikipedia Boyan Slat, il protagonista del primo concreto tentativo di liberare gli oceani dalla plastica, un’impresa davvero titanica, viene indicato semplicemente come studente di ingengeria aerospaziale, nato a Delft in Olanda.
La biografia dell’enfant prodige Boyan è tuttavia singolarmente simile a quella dei santi sauroctoni – cioè uccisori e addomesticatori di draghi – come San Giorgio, San Teodoro San Silvestro e le Sante Margherita e Marta. Ai quali si aggiunge l’Arcangelo Michele, che guidò la battaglia contro l’apocalittico drago.
E apocalittica è anche la plastica, l’ultimo micidiale mostro che minaccia il Pianeta e che la concreta l’iniziativa promossa dal 24enne studente olandese intende debellare. Dopo cinque anni di ricerche, studi e prove sul campo, ha avuto inizio l’esperimento rivoluzionario ideato da Boyan per ripulire i mari dalla plastica denominato Ocean Cleanup. Si tratta di un maxi tubo lungo 600 metri che come giganteschi Pac-Man, i mostriciattoli dei videogiochi, divorerà le valanghe di tonnellate di plastica che inquinano gli oceani.
Ogni anno vengono riversati negli oceani circa 8 milioni di tonnellate di plastica che, a causa delle correnti, vengono raggruppate in 5 giganteschi punti di raccolta, i cosiddetti gyres. Enormi isole galleggianti di rifiuti grandi come stati.
Seguendo i processi naturali di smaltimento, per pulire interamente gli oceani da tutti i materiali plastici occorrerebbero attualmente circa 79.000 anni. Nel frattempo la plastica continuerebbe inesorabile a causare gravissimi danni all’ecosistema marino. Già ora milioni di specie viventi sono a rischio e milioni di pesci e uccelli marini sono già morti a causa dell’inquinamento.
Senza contare i danni che provoca anche alla salute umana: i pesci si nutrono dei rifiuti plastici che infestano le acque, ingerendone i componenti tossici che si inseriscono quindi nella nostra catena alimentare.
Salpata dalla California la struttura di Ocean Cleanup sta facendo rotta verso il Great Pacific Garbage Patch, al largo delle le Hawaii, la più grande concentrazione di rifiuti di plastica dell’oceano che sarà aggredita e divorata dal gigantesco tubo aspirante che risucchierà e triturerà la plastica.
L’obiettivo è studiare e verificare il comportamento idrodinamico del sistema, la tenuta strutturale e la capacità di accumulare la plastica. Per questo motivo, dopo aver trainato e messa in funzione la struttura di Ocean Clean, denominata System 001 e battezzato Wilson, dal film del 2000 Cast Away diretto da Robert Zemeckis e con protagonista Tom Hanks, sarà costantemente monitorata da una equipe tecnico scientifica formata da una trentina di persone tra ingegneri e scienziati e dall’equipaggio della nave appoggio.