Strategia della continuità del potere di Vladimir PutinRealtà virtuali funzionali alla continuità del potere. Nella Russia del dopo Unione Sovietica l’exploit della mobilitazione web & people del movimento di protesta di Alexey Navalny rischia di essere solo un riflesso del gioco degli specchi in atto per mantenere e, probabilmente anche per prolungare ulteriormente, la presidenza di Vladimir Putin.
L’analisi che ribalta tutti gli scenari delineati dai media, scaturisce dall’incrocio dei dati storici, delle esperienze di intelligence e dalle costanti politiche standard del personaggio Putin.Nipote del cuoco di Lenin e di Stalin, figlio di un militante della Nkvd, la polizia segreta staliniana, Colonnello del Kgb, l’intelligence sovietica, distaccato nella Germania dell’est, presso la Stasi, il top delle polizie segrete della cortina di ferro, il Presidente russo oltre al dna di famiglia ha soprattutto l’imprinting dei due standard in assoluto più efficienti dell’intelligence comunista: quella del capo del Kgb, Jurij Andropov e quella del Direttore della Stasi Mischa Wolf. Esempi che hanno fatto scuola. Impossibili da rimuovere.
Da 20 anni al vertice della Russia, Putin ha ribaltato gli scenari internazionali ereditati dal caos dell’implosione dell’Urss. Mosca ha oggi un peso determinante a Damasco, Teheran, Tobruk, Venezuela, Cecenia, Crimea, strizza l’occhio al nuovo inquilino della Casa Bianca, tenta di condizionare le elezioni francesi e quelle tedesche e la dottrina Putin é seguita con apprensione da Europa, Pechino e New Delhi.
La riconquista del ruolo di superpotenza della grande Madre Russia assicura a Putin un consenso popolare che supera il 70%. Consenso che non viene intaccato dall’opposizione calcolata, e comunque sotto stretto controllo, della rete e dalla mobilitazione popolare che fa capo ad Alexey Navalny, avvocato, dissidente e blogger russo con esperienze alla Yale University, negli Stati Uniti. Opposizione che prende di mira essenzialmente il Premier Dmitrij Medvedev .
Sulla base di queste valutazioni, all’inizio del nuovo anno, Putin potrebbe quindi disfarsi dell’ormai ingombrante Medvedev, accusato di corruzione con una documentazione enciclopedica, da dossier top secret, e ripresentarsi certo della quarta rielezione alle presidenziali del 2018 con un rafforzato carisma di leader che ha resuscitato la superpotenza Russa. E una volta rieletto Presidente, cambiare la Costituzione per restare al Cremlino.