Tripoli vive ormai alla giornata, fra blitz, tentativi di accerchiamento, ripiegamenti difensivi e cecchini dappertutto. La città, sempre più sulla difensiva, si è trasformata nella capitale dell’incertezza.
La trincea dei combattimenti si muove lungo i quattro chilometri della Khalatat Street, che collega il vecchio aeroporto internazionale di Tripoli con i quartieri del centro. Ma scontri e assalti si susseguono a macchia di leopardo in tutta la periferia sud della capitale, dove le forze del Governo di accordo nazionale libico (Gna) del premier Fayez al Sarraj resistono casa per casa all’Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar.
A quattro giorni dall’avvio della cosiddetta “ora zero” per marciare verso il centro di Tripoli si registrano lievi progressi da parte dell’Lna che, tuttavia, non é ancora riuscita a sfondare le difese governative.
La capitale libica conta due milioni d’abitanti, e conquistarla con la forza significherebbe dar vita a combattimenti strada per strada, con perdite tra i civili difficilmente accettabili per chi, come il generale Haftar, spera di poter alla fine guidare l’intera nazione.
Gli scontri si concentrano sempre nei quartieri meridionali. Le forze dell’Lna sono riusciti ad avanzare oltre i tre quarti di Khalatat Street, dopo pesanti scontri contro il battaglione Marsa di Misurata che fa capo al Gna. In moviumento anche il fronte di combattimento nel sud-ovest di Tripoli dove si registrano lievi progressi delle forze dell’Lna nelle aree di Kazirma, Saadia e Toughar.
In questo caso le forze della brigata islamista al Samud, guidate da Salah Badi di Misurata, controllano ancora le strade secondarie a nord di Toughar, mentre le unità di Haftar hanno il controllo del resto dell’area.
Le forze del Gna hanno tuttavia compiuto progressi sul fronte di al Ramla dopo gli scontri con l’Lna in cui vengono usate armi medie e pesanti.
Scontri sporadici hanno avuto luogo anche in Gaza Street, Ain Zara, al Suwani e Wadi al Rabi, ma le posizioni di entrambe le parti non hanno visto alcun cambiamento in queste aree.
Rinforzi militari sono arrivati ad entrambe le parti a Tripoli. Numerosi veicoli militari a quattro ruote motrici per le forze Gna sono giunti a Tripoli da Misurata con cannoni antiaerei da 14,5 mm, mentre le forze dell’Lna sono state rifornite da tre convogli militari provenienti dalla Cirenaica che trasportavano carri armati, artiglieria Howitzer e veicoli armati.
L’Esercito nazionale libico ha inoltre preso in consegna degli elicotteri da combattimento di fabbricazione russa MI35 che dovranno essere usati nell’offensiva in corso su Tripoli. Gli account sui social media vicini alle forze di Haftar hanno mostrato l’arrivo di questi velivoli nelle loro basi militari. Il nuovo elicottero trasporta 35 missili ed é adatto per svolgere compiti speciali, incluso il lavoro di sicurezza di gruppi di ricognizione ed evacuazione, e può gestire obiettivi a bassa quota, inclusi alcuni tipi di aeromobili.
Il comando dell’Lna sta inoltre cercando di aprire un nuovo fronte che è quello della città di Misurata, allo scopo di indebolire lo schieramento difensivo a sud di Tripoli, costringendo le milizie di Misurata a lasciare la capitale per difendere la propria città.
Per questo l’aeronautica dell’Esercito nazionale libico ha lanciato diversi attacchi aerei su alcuni siti di Misurata. Secondo il portale arabo egiziano “Masrawy“, gli attacchi aerei hanno colpito Misurata con un primo bombardamento, provocando la reazione di un gruppo armato a terra che ha lanciato un missile terra-aria Sam nel tentativo di colpire l’aereo dell’Lna.
Quest’ultimo, tuttavia, è riuscito a schivare la contraerea, e tornato indietro ha colpito la postazione da cui era stato lanciato il Sam. Un gruppo di leader nella “città-Stato” libica di Misurata ha annunciato “lo stato di mobilitazione generale nella città per partecipare efficacemente alla guerra in corso a Tripoli”.
In una dichiarazione letta in pubblico dal Consiglio militare, dal Consiglio della Shura e dalle tribù di Misurata, si esortano i giovani della città a prendere parte alle battaglie di Tripoli contro l’Esercito nazionale libico per respingere l’attacco di Haftar. Sembra la vigilia della resa di Stalingrado….
Fonte: Agenzia Nova