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Salvini: sigilli e chiusura per tutti i cannabis shop

Salvini sigilli e chiusura per tutti i cannabis shopSaracinesche giù. La musica è finita, le canne se ne vanno. Chiusura in vista, così ha perentoriamente annunciato il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, per i circa mille growshop, ovvero i cannabis shop, sorti come funghi in tutta Italia.

“La droga é un’emergenza nazionale: darò istruzioni agli uomini della sicurezza per andare a controllare uno per uno i presunti negozi turistici di cannabis, luoghi di diseducazione di massa. Vanno sigillati uno per uno”. Questa la lapidaria dichiarazione di guerra del Vice Premier e leader della Lega ai negozi adibiti alla vendita dei prodotti ricavabili dalla cannabis: le infiorescenze di canapa a contenuto legale di THC, bibite, profumi, oli, candele, ecc. Prodotti con un principio attivo che non dovrebbe superare la soglia di tollerabilità fra lo 0,2% e lo 0,6%.Salvini sigilli e chiusura per tutti i cannabis shop

Chiuso un fronte se ne apre dunque subito un altro nei burrascosi rapporti tra Cinque Stelle e Lega. Il tempo di raggiungere il Viminale dopo il Consiglio dei Ministri che ha dimissionato il sottosegretario Armando Siri e Matteo Salvini dichiara guerra a un cavallo di battaglia M5s, la liberalizzazione delle droghe leggere.

Il fenomeno della diffusione a tappeto dei grow shop, i negozi di cannabis cosiddetta legale,  è scattato quando nel 2016 nell’ambito di una legge varata per disciplinare meglio la coltivazione della canapa, pianta dalla cui lavorazione è possibile ricavare numerosi alimenti e  cosmetici prodotti semilavorati, quali fibra, canapulo, polveri, oli, ecc.,  è stato innalzato  il limite di thc (il tetraidrocannabinolo) presente nella canapa coltivabile.

Innalzamento del limite di tollerabilità del principio attivo della cannabis che è stato sfruttato per la proliferazione di punti vendita che spesso si sono trasformati in veri e propri hotspot antiproibizionisti.

Con tanto di censimento pubblico, aggiornato annualmente dalle guide nazionali dedicate mondo della cannabis, di  tutti gli esercizi legalmente riconosciuti in Italia.Salvini sigilli e chiusura per tutti i cannabis shop

Solo a Roma i growshop sono un centinaio, ma non c’è città e provincia che non abbiano la loro rete di cannabis shop. Un business che sfiora il miliardo di euro e che oltre al singolo negozio di proprietà si è ampliato fino alla creazione di catene di franchising ed ai distributori che riforniscono gli altri negozi.

Non si tratta di semplici attività commerciali. All’interno dei growshop rientrano varie tipologie di negozi, tra cui: gli headshop, che vendono articoli per fumatori, cartine, narghilè, vaporizzatori, ecc., gli hempshop con prodotti realizzati con la canapa o derivati per abbigliamento, alimenti, libri, ecc., gli smartshop che vendono sostanze psicoattive legali come integratori o preparati di origine naturale e sintetica e infine i seedshop, ossia i negozi dediti alla vendita di semi di cannabis a scopo collezionistico, che sono i più richiesti insieme agli articoli per coltivazione e giardinaggio, manuali, lampade, fertilizzanti cc..

Facile prevedere che la chiusura dei cannabis shop preannunciata da Salvini sia destinata a provocare polemiche e recriminazioni da parte delle forze politiche che sostengono che legalizzazione della cannabis light ha portato a una riduzione tra l’11% e il 12% dei sequestri di marijuana illegale per ogni punto vendita presente in ogni provincia e a una riduzione complesasiva dell’8% della disponibilità di hashish.

Salvini sigilli e chiusura per tutti i cannabis shop
Matteo Salvini e Giulia Grillo

“Va comunque ribadito – ha precisato il Ministro della Salute Giulia Grillo, del Movimento 5Stelle –  che la concentrazione del principio attivo Thc nei prodotti in vendita nei growshop non é tale da avere un effetto stupefacente. In Italia non c’è la droga libera” ha esclamato l’esponente grillina.

Ad alzare la posta della sfida ci ha pensato tuttavia un altro esponente dei 5 Stelle, il Senatore Matteo Mantero, che ha presentato a Palazzo Madama un disegno di legge che prevede la possibilità di coltivare in casa fino a tre piantine di Marijuana.Salvini sigilli e chiusura per tutti i cannabis shop

Sarebbe stata proprio l’introduzione del mercato della cannabis legale a trascinare il trend  della coltivazione artigianale dell’erba fai da te.

Un trend paradossalmente destinato ad andare in fumo, se la decisione del Ministro dell’Interno sarà applicata alla lettera.

“Se ti droghi ti capisco, perché il mondo schifo; se non lo fai ti ammiro, perché sei in grado di combatterlo.” Cantava il poeta e cantautore statunitense Jim MorrisonSalvini sigilli e chiusura per tutti i cannabis shop

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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