Hamilton non si ferma più
by Vincenzo Bajardi
Nonostante il mondiale già vinto Lewis Hamilton non si ferma più e conquista la decima vittoria stagionale nel GP Brasile al ritmo della samba del suo bolide che ha divorato i 71 giri previsti in 1h27’09″066.
E così la Mercedes si aggiudica con 620 punti anche il titolo Costruttori, mandando in fumo le speranze della Ferrari.
“Volevo fare un regalo ai 900 dipendenti del team tedesco – ha detto Lewis alla vigilia – perchè ognuno di loro riceverà un bonus di 10 mila sterline”. Baciato dalla fortuna per via del testacoda che aveva subito Verstappen provocato dal doppiato Ocon (Force India) al 42° giro. Hamilton ha preceduto sul traguardo per 1″469 l’olandese Verstappen, che avrebbe meritato la vittoria con la Red Bull, e il ferrarista Raikkonen (a 4″764), quindi Ricciardo,anch’esso autore di una super gara,(a 5″193″) quindi Bottas attardato di 22″943, un Vettel opaco (a 26″997), il francesino Le Clercl a 44″199, che sostituirà Raikkonen nel prossimo campionato con la Ferrari, e quindi Grosjjean e Magnussen. Poi tutti doppiati. Ritirati Hulkenberg ed Ericsson.
La Ferrari è seconda nella classifica costruttori con 553 punti, quindi Red Bull 392, Renault 114, Haas F1 90. Nella classifica piloti Hamilton guida con 383 su Vettel (302),Raikkonen (251), Bottas (237), Veerstappen (234), Ricciardo (158).
Un terzo dei GP Brasile ha premiato i piloti scattati dalla pole position: 15 su 45, ma Prost che ha vinto sei volte ci è riuscito solo in un’occasione, nel 1982 a Jacarepagua con la Renault, mentre Michael Schumacher nemmeno una, pur con 4 vittorie. Sono 15 anche i casi in cui ha firmato il successo chi partiva dalla seconda postazione della prima fila: Vettel lo fece anche nel 2010 con la Red Bull e grazie a quei 25 punti si rilanciò nella lotta iridata.
Il Brasile è una nazione che finalmente ha portato bene ad Hamilton: pur avendovi gareggiato 12 volte ha collezionato un successo nel 2016, due pole e 4 podi ed ha replicato nel 2018.
Il Gran Premio era acceso al 42° giro per l’inatteso e clamoroso testa coda del battistrada Verstappen inaspettato epilogo che ha favorito il ritorno in avanti dell’inglese Hamilton sull’olandese, in terza posizione Raikkonen, quindi Ricciardo con Bottas ai box per un calo drastico di prestazioni della sua monoposto. Il primo pit stop al 20° giro per il battistrada Hamilton per gomme non più al top e disco verde per Verstappen con la Red Bull. Nove giri dopo si era fermato per il cambio gomme Vettel assestandosi in nona posizione lamentando una vettura non troppo efficiente.
Sabato si era registrata la decima pole per Hamilton davanti a Vettel e Bottas ma entrambi erano finiti nel mirino dei commissari. E’ andata male per il ferrarista penalizzato per aver violato l’articolo 29.1 del regolamento sportivo (alle verifiche del peso della vettura ha inveito contro i commissari ed è ripartito danneggiando la pedana).
Risultato? Ammonizione ed una multa di 25 mila euro. Un terzo dei GP Brasile ha premiato i piloti scattati dalla pole position: 15 su 45, ma Prost che ha vinto sei volte ci è riuscito solo in un’occasione, nel 1982 a Jacarepagua con la Renault, mentre Michael Schumacher nemmeno una pur con 4 vittorie. Sono 15 anche i casi in cui ha firmato il successo chi partiva dalla seconda postazione della prima fila: Vettel lo fece anche nel 2010 con la Red Bull e grazie a quei 25 punti si rilanciò nella lotta iridata.

FUTURO
Nel 2020 ci sarà un Gran Premio in Vietnam ad Hanoi su un circuito cittadino (ancora da completare, lungo 5,565 m con un rettilineo di 1,5 km). La data è ancora da definire, ma si parla del fine settimana successivo al GP di Shangai. La Regione Lombardia ha stanziato un contributo quinquennale complessivo di 25 milioni per mantenere il GP d’Italia a Monza. Si parla anche dell’allargamento del calendario fino a 25 GP: si fanno i nomi di Miami, Buenos Aires e Copenaghen.