Governo zombie, politicamente morto vivente. Il sipario ha l’effige di Armando Siri, ma in realtà il sottile gioco dell’oca sui media ed i social fra Di Maio e Salvini sul dimissionamento del Sottosegretario indagato, anticipa l’epilogo di un esecutivo patchwork, partorito da una maionese impazzita di indirizzi divergenti, obiettivi confliggenti, programmi irrealizzabili e soprattutto palesi riserve mentali e retropensieri egemonici.
Sarà un caso, ma la svolta improvvisa dopo la lunga melina sulla revoca del mandato a Siri, segue di poche ore l’ennesimo sondaggio che ratifica, e questa volta anche con la conferma delle rilevazioni sul web, le previsioni della pesante sconfitta dei grillini e del contestuale raddoppio di voti della Lega alle europee.
Un sondaggio che rappresenta in sostanza un avviso di sfratto irrevocabile per Giuseppe Conte da Palazzo Chigi, perché allo tsunami elettorale del 26 maggio seguirà un inevitabile marasma all’interno del Movimento e la perentoria richiesta della base grillina di una presa di distanza dall’alleanza suicida con la Lega.
Tradotto dal politichese significa il ritiro dei 5Stelle dalla maggioranza e le dimissioni del Governo. E nessuna delle tre possibili soluzioni della crisi prevede una nuova Presidenza del Consiglio affidata a Giuseppe Conte, cioè: nuovo accordo di legislatura giallo verde, o piuttosto governo di centrodestra a guida leghista con appoggi esterni sui singoli provvedimenti, o un governo tecnico per partecipare alla formazione dei vertici europei, approvare la legge di bilancio, mettere in ordine i conti pubblici e accompagnare il Paese alle elezioni anticipate nella primavera del 2020.
Il quale secondo le ricorrenti interpretazioni psico politiche avrebbe dunque anticipato lo sfratto con una conferenza stampa persino auto ironica, perché come ha sottolineato lo stesso Premier in merito alle dimissioni che si presentano e non si annunciano, anche le revoche con tutta evidenza si dispongono e non si propongono.
“Si vive una sola volta. E qualcuno neppure una” sostiene Woody Allen….