HomeElezioniTest zero

Test zero

Test zero

frenano». Esclusa l’ipotesi di una bravata, le due ragazze potrebbero aver tagliato la strada per fare prima
di Rinaldo Frignani

La valanga politica di fine anno della scuola alla deriva

shadow

ROMA — «Fermiamoci, fermiamoci!». Sul Suv con l’anteriore distrutto che, dopo l’impatto, ha percorso un tratto di corso Francia prima di imboccare la rampa di via del Foro Italico in direzione Parioli, oltre a Pietro Genovese e Davide Acampora c’era anche un altro ragazzo, seduto dietro. È Tommaso Edoardo Luswergh Fornari, 20 anni, studente universitario. È stato lui ad aver gridato all’amico al volante, figlio del regista Paolo Genovese, di bloccare subito la corsa della Renault Koleos con la quale aveva appena investito Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli.

L’auto (intestata a una società) aveva riportato gravi danni — secondo alcuni aveva perfino il cofano alzato — ma ha continuato ad avanzare fino a quando si è bloccata, fermata da un guasto o dal sistema di autoprotezione attivato dalla centralina elettronica. Una conseguenza comunque collegata all’incidente appena avvenuto, anche se a stabilirlo sarà la perizia tecnica sulla vettura sequestrata.

Fornari non avrebbe visto molto, ma si è messo a urlare. Voleva che gli amici, sotto choc per quello che era appena successo, si fermassero subito. «Non ho assistito direttamente all’incidente, guardavo in basso perché stavo chattando con il telefonino — ha raccontato il ragazzo subito dopo l’incidente —. Però ho sentito il botto, lo schianto. Ho capito che era successo qualcosa di grave. Mi sono messo a gridare. Dovevamo fermarci. Poi non sono sceso dalla macchina, avevo paura di guardare verso la strada. Anche Pietro è rimasto con me, Davide invece è andato a vedere». Attimi drammatici, ora al centro delle indagini dei vigili urbani, in attesa dell’interrogatorio di garanzia al quale il prossimo 2 gennaio Genovese sarà sottoposto dal gip Bernadette Nicotra che lo ha mandato ai domiciliari per omicidio stradale plurimo. La posizione del 20enne, risultato positivo all’alcol — tasso alcolemico tre volte sopra il limite di legge (1,4) — e «non negativo a cocaina e cannabinoidi», come ha già sottolineato lo stesso giudice, potrebbe aggravarsi nel caso dovessero emergere indizi che possano confermare un’ipotesi di tentativo di fuga dal luogo dell’incidente.

Fra i personaggi chiave della tragica notte del 21 dicembre scorso c’è però anche un testimone che a quell’ora aspettava l’autobus alla fermata sotto il viadotto dell’Olimpica, sempre su corso Francia. Il giovane è stato il primo a telefonare al soccorso pubblico per chiedere aiuto, perché le ragazze riverse sull’asfalto perdevano molto sangue. È una delle persone che hanno assistito all’incidente. Ma c’è di più: il testimone ha anche riferito di aver udito prima dell’investimento una delle 16enni gridare: «Corriamo, dai che si fermano!», forse dopo che il conducente di una Smart aveva davvero arrestato la marcia sulla corsia di destra di corso Francia per farle passare. Poi però è sopraggiunto il Suv di Genovese — «a gran velocità», per altri testimoni — che le ha colpite in pieno. Sempre secondo il secondo testimone, Gaia e Camilla si trovavano a poche decine di metri da lui, alla sua sinistra. Era buio, a piedi non c’era quasi nessuno, pioveva. Le ragazze tornavano a casa dopo essere state con amici a Ponte Milvio, potrebbero aver tagliato per fare prima — è questa una delle principali ipotesi investigative e un’abitudine sbagliata ammessa da alcuni giovani che frequentano la zona — visto che erano in ritardo rispetto all’orario previsto per il rientro. Quindi nessun gioco o bravata da parte loro nell’attraversare l’arteria ad alto scorrimento, «con l’impianto pedonale diventato rosso da pochissimi istanti», come ha peraltro raccontato un altro testimone in auto. Versione confermata dall’avvocato Cesare Piraino, legale della famiglia Romagnoli, per il quale «è falso che il gruppo degli amici di Camilla avesse l’abitudine di svolgere quel fantomatico gioco del semaforo rosso di cui qualcuno ha parlato. Stiamo svolgendo le nostre indagini per accertare la verità e abbiamo contattato unodei periti italiani più prestigiosi nella ricostruzione degli eventi complessi per avere una ricostruzione scientifica dell’incidente».

(Leggi qui che cosa sappiamo e che cosa, ancora, resta da chiarire sulla dinamica dell’incidente)
 

Facebook Comments
Next article
Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
RELATED ARTICLES

AUTORI

Gianfranco D'Anna
3467 POSTS0 COMMENTS
Gianfranco D'Anna
3467 POSTS0 COMMENTS
Augusto Cavadi
34 POSTS0 COMMENTS
Maggie S. Lorelli
27 POSTS0 COMMENTS
Antonino Cangemi
16 POSTS0 COMMENTS
Adriana Piancastelli
15 POSTS0 COMMENTS
Valeria D'Onofrio
13 POSTS0 COMMENTS
Vincenzo Bajardi
10 POSTS0 COMMENTS
Dino Petralia
4 POSTS0 COMMENTS
Letizia Tomasino
3 POSTS0 COMMENTS
Antonio Borgia
2 POSTS0 COMMENTS
Italo Giannola
1 POSTS0 COMMENTS
Francesca Biancacci
1 POSTS0 COMMENTS
Arduino Paniccia
0 POSTS0 COMMENTS
Michela Mercuri
0 POSTS0 COMMENTS
Mauro Indelicato
0 POSTS0 COMMENTS
Leandra D'Antone
0 POSTS0 COMMENTS