Il Trump pensiero, se così si può definire la fuga in avanti dell’ex Presidente: “voglio andare in tribunale in manette e se mi sparano vinco la Casa Bianca“, ricorda molto da vicino “ il rumore di un bastone in un secchio di rifiuti”, come diceva George Orwell.

La spregiudicatezza senza limiti del tycoon protagonista di un mandato presidenziale oltre i limiti della tenuta democratica degli Stati Uniti, rischia di innescare una guerra civile e di inquinare l’iter elettorale previsto dalla Costituzione americana. Incurante delle conseguenze, pur di tentare il tutto per tutto inseguendo una rivincita presidenziale sempre più improbabile per la perdita di credibilità e per lo sconcerto provocato negli elettori repubblicani dalle rivelazioni sui suoi comportamenti personali e politici oggetto di numerose indagini federali, Trump sta amplificando atteggiamenti e dichiarazioni deliberatamente vittimistiche per farsi una pubblicità ingannevole e suscitare soprattutto reazioni violente.
Con gli occhi puntati sul tribunale di Manhattan che secondo i media Usa starebbe per incriminarlo, emergono intanto nuovi sviluppi giudiziari per Trump presidente sul fronte dell’ altra inchiesta sulle carte segrete portate via dalla Casa Bianca.
Secondo Abc News, l’ufficio del procuratore speciale che guida l’indagine, Jack Smith, infatti ha presentato ad un giudice federale prove del fatto che l’ex Presidente avrebbe ingannato deliberatamente i suoi stessi avvocati sul materiale classificato che aveva trattenuto una volta finito il mandato alla Casa Bianca.
Il giudice ha ordinato ad Evan Corcoran, uno degli avvocati del tycoon, di presentarsi di fronte al grand jury per testimoniare. Inoltre, all’avvocato é anche stato ordinato di consegnare una serie di documenti, tra i quali appunti, fatture e trascrizioni di audio, descritti come parte del presunto ‘schema criminale’ di Trump.
Fonti vicine all’ex inquilino della Casa Bianca affermano che non vuole mostrarsi debole o peggio perdente, e quindi punta ad esasperare la situazione, anche a rischio di correre pericoli personali. Ai consiglieri ed al team legale che avanzano preoccupazioni per la sua sicurezza, Trump ha replicato di non aver paura che qualcuno possa sparargli. Anzi in questo caso diventerebbe “un martire” e, ha aggiunto, probabilmente vincerebbe le presidenziali e tornerebbe alla Casa Bianca nel 2024.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1