Tante ne ha combinate e fatte Donald Trump che alla fine la giustizia americana gli ha presentato il conto. Ed è un conto aperto, perché sul capo del primo Presidente degli Stati Uniti che passa alla storia per aver fatto perdere ufficialmente l’età dell’innocenza alla Casa Bianca pendono numerose altre imputazioni, fra le quali l’accusa di cospirazione e di essere il mandante dell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 e il trafugamento di dossier segreti della sicurezza nazionale.

Trump, che dovrebbe costituirsi e comparire in tribunale a New York martedì alle 14,15 ha già iniziato a fomentare seguaci ed elettori repubblicani affinché si “ribellino” a quella che definisce la persecuzione giudiziaria del Procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg che lo ha incriminato per la vicenda dei soldi segretamente versati alla porno attrice Stormy Daniels durante la campagna presidenziale del 2016, per comprare il suo silenzio sui loro numerosi incontri sessuali. Pagamento sempre negato dall’ex Presidente, ma rivelato invece dal suo legale, Michael Cohen, che è stato processato e condannato a tre anni di carcere per il pagamento in nero alla donna e per aver mentito al Congresso.
