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Tutte le estati della Tagliata etrusca di Ansedonia

Cuore & Batticuore

Rubrica settimanale di posta. Sentimenti passioni amori e disamori. Storie di vita. Vicende vissute

by Pinkie

Tempo di mezza estate sotto gli scogli della Riviera della Tagliata Etrusca ad Ansedonia.

Lontano dalla folla della Feniglia e dalle celebrate ex celebrità dei lidi capalbiesi.

Immersi in una luce quieta, in piccoli suoni familiari e in un’acqua trasparente ed incredibilmente pulita.Tutte le estati della Tagliata etrusca di Ansedonia

Alle spalle, Orbetello, la laguna salmastra, i fenicotteri rosa – ancora pochi, insonnoliti e pigri, arriveranno con le migrazioni decembrine – impegnati a cercare gamberetti con i colli lunghissimi che nascondono teste e becchi nell’acqua verde. La laguna e le storie infinite dei pescatori maremmani.

“….il Papa: a noi la laguna la regalò un Papa perchè lo si salvò dal naufragio….” sostiene il “re”  dei pescatori, figlio della Maremma che, dopo il passaggio della regolamentazione delle acque alla Regione, rivendica lo spirito dei “nobili” pescatori per attribuzione papale.

Orbetello è passeggio stimolante in Corso Italia, la profumeria con prodotti e consigli di nicchia di Luciana, la pizza alla “Bersagliera”, la torta di mele di Ferrini e le molte piacevolezze sparse in un chilometro di “vasche” pigre senza ostentazione.

Al mare si va sotto lo scoglio della Tagliata Etrusca.Tutte le estati della Tagliata etrusca di Ansedonia

Magari alla “Strega“, nato nel 1961 e subito diventato famoso nel decennio a seguire per l’intuizione di Rosa Nocilla, imprenditrice vera: pochi sorrisi, molte idee e la Maremma nel cuore.

Ieri attori, giornalisti, politici e imprenditori, Agnelli compresi – l’Argentario è a un passo- oggi buona borghesia romana e toscana, qualche straniero buongustaio, ancora artisti e molti innamorati dei tramonti.

Rosa, la zia Rosa, resiste ad un ictus che non l’ha domata, ma l’ha resa meno loquace: tra i tanti nipoti Mara e Carlo rispondono alle curiosità inevitabili.Tutte le estati della Tagliata etrusca di Ansedonia

Mara, come è cambiato il turismo dagli anni in cui zia Rosa diede vita a “La Strega”?

“Adesso c’è soprattutto un turismo sigillato nella parte centrale di agosto e incrementato nei fine settimana, Anche chi ha la casa o la villa ad Ansedonia non cerca più la lunga stagione del sole…. tra il calendario scolastico, la diffusione degli Air B’nB e la convenienza dei last minute all’estero, anche quelli che prima optavano per le vacanze lunghe spesso si limitano al cuore di Agosto e magari affittano o vengono nei fine settimana”.

Sono finiti i tempi di Modugno, Mastroianni, Carla Gravina e Damiano Damiani?

“I clienti affezionati ci sono sempre, siamo arrivati alla terza, quarta generazione di famiglie conosciute, ma c’è una maggiore varietà rispetto a prima”.

Carlo, cosa manca alla Tagliata per un rilancio alla grande?

“Ci vorrebbero più servizi. Il ristorante buono con il pesce fresco e la famosa insalata di mare andrebbero accompagnati da iniziative più attuali. Ci vorrebbe un maggior impulso al cicloturismo che in questo momento attira molti clienti e dovrebbero essere segnati percorsi di walking e power walking…. e un po’ di musica la sera…. non c’è bisogno di arrivare a Porto Ercole o a Punta Ala per innamorarsi quando tramonta il sole…..”.

E forse il fascino della Tagliata, della Strega e dell’estate è sempre lo stesso: la voglia del batticuore improvviso, basta solo una stella cadente .Tutte le estati della Tagliata etrusca di Ansedonia

Senza retorica e senza dilungarsi in analisi complesse, basta sintetizzare quanto scriveva Antonio Gramsci in Quaderni dal carcere: “Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri (…). Cultura è la stessa cosa che la filosofia… ciascuno di noi è un poco filosofo: lo è tanto più quanto più è uomo… Cultura, filosofia, umanità sono termini che si riducono l’uno nell’altro (…). Cosicché essere colto, essere filosofo lo può chiunque lo voglia. Basta vivere da uomini, cioè cercare di spiegare a se stessi il perché delle azioni proprie e altrui, tenere gli occhi aperti, curiosi su tutto e tutti, sforzarsi di capire; ogni giorno di più l’organismo di cui siamo parte, penetrare la vita con tutte le nostre forze di consapevolezza, di passione, dì volontà; non addormentarsi, non impigrire mai; dare alla vita il suo giusto valore in modo da essere pronti, secondo le necessità, a difenderla o a sacrificarla.L’epopea del film “Sapore di mare” che si rinnova ogni estate e immalinconisce nel giro di pochi anni lungo tutti i 7 mila e più chilometri di litorali italiani

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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