Dall’Ucraina allo spazio, la disfatta di Putin è verticale ed orizzontale. Se da Kerson, a Zaporizhia a Lugansk, l’armata russa è da otto mesi impantanata nel disastroso fallimento dell’invasione boomerang delle province ucraine, nello spazio la Russia non ha praticamente voce in capitolo. ![Ucraina: senza spazio destino segnato per Putin](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2022/10/satelliti-600x391.jpeg)
I rabbiosi bombardamenti missilistici delle centrali elettriche, degli acquedotti, delle reti di distribuzione del gas e delle infrastrutture delle principali città ucraine, oltre a dissanguare le riserve di armamenti, evidenziano l’impotenza militare e il timore di Mosca di non riuscire ad arginare la dilagante controffensiva delle forze di Kiev.
Mentre Putin alterna minacce concrete e inesistenti aperture di negoziati, fa balenare attacchi nucleari e cambia i comandati al fronte come i giocatori di una partita di calcio, il Cremlino ha subito l’apertura e la sconfitta su un altro decisivo fronte di guerra, quello spaziale del controllo dei satelliti che consentono l’intercettazione di ogni segnale elettronico, la decrittazione delle comunicazioni, l’individuazione e la distruzione dei reparti corazzati, dell’artiglieria, dei depositi di armi e carburanti e la localizzazione di navi e sommergibili russi.
Protagonisti della nuova avveniristica fase di un conflitto che quotidianamente aggiorna e innova tattiche e strategie militari, i satelliti commerciali della costellazione Starlink del produttore privato aerospaziale americano SpaceX, di Elon Musk, il neo proprietario di Twitter. Un sistema che consente l’accesso a internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza.
Il monopolio dell’utilizzazione di SpaceX da parte del Pentagono e dell’intelligence americana, consente di assicurare un’assistenza totale all’Ucraina. “Sono certo che il mio omologo in Russia, chiunque sia, non è molto contento di Starlink “ ha commentato al Washington Post il generale John Shaw, vice comandante del comando spaziale degli Stati Uniti, che però ha aggiunto “sappiamo che probabilmente tenteranno di intervenire contro i satelliti commerciali”. Dichiarazione che ha anticipato di un giorno le minacce manifestate alle Nazioni Unite da un diplomatico di Mosca contro i sistemi satellitari commerciali.
Minacce ribadite a Mosca da Konstantin Vorontsov, vicedirettore del dipartimento per la non proliferazione e le armi del ministero degli Esteri russo, che ha definito la proliferazione di satelliti gestiti da privati “una tendenza estremamente pericolosa che va oltre l’uso innocuo delle tecnologie spaziali, come è diventato evidente durante gli ultimi sviluppi in Ucraina”.![Ucraina: senza spazio destino segnato per Putin](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2022/10/1-5-1024x576-1-600x338.jpg)
Intervento che ha provocato l’immediata replica della portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre che ha affermato testualmente: “qualsiasi attacco alle infrastrutture statunitensi riceverà una risposta. Perseguiremo tutti i mezzi per esplorare, scoraggiare e ritenere la Russia responsabile di tali attacchi. Mezzi che chiaramente non illustrerò qui… in pubblico. Ma ci siamo chiariti molto”.
Per prevenire eventuali attacchi spaziali russi il Pentagono e le agenzie di intelligence statunitensi utilizzano sciami di piccoli satelliti. Eliminarne qualcuno non servirebbe, ne resterebbero in orbita altre dozzine. Inoltre i piccoli satelliti hanno il pregio di poter essere lanciati nello spazio invece che da costose rampe, da un aereo 747 che li trasporta ad alta quota. Il dominio spaziale, attraverso lo schieramento di varie costellazioni di satelliti, consente agli Stati Uniti di azzerare tempi e modi a Russia e Cina nella sconsiderata eventualità che volessero lanciare attacchi preventivi a sorpresa. “ Ma quanti satelliti commerciali potrebbero comunque abbattere i russi? “ è stato chiesto a Derek Tournear, direttore dell’Agenzia per lo sviluppo spaziale della US Space Force. Risposta:” Zero”.
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Sul fronte terrestre, Putin e il ministro della Difesa Sergey Shoigu, hanno annunciato il completamento della mobilitazione parziale che secondo i dati ufficiali avrebbe riguardato 300 mila soldati. Per l’intelligence occidentale sarebbero invece oltre il doppio.
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