Sottovalutato per l’“effetto Leopard” dell’indecisionismo poi superato della Germania, il vertice di Ramstein ha invece messo a punto la strategia occidentale a sostegno dell’Ucraina.
Lo scenario prefigurato, riassumibile nel concetto Bleed Russia win step by step, dissanguare Mosca e vincere passo dopo passo, delinea in realtà anche prospettive per un dopo Putin che non escludono il rischio di un regime più oltranzista dell’attuale.
![Ucraini e russi vittime del doppio massacro di Putin](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2022/11/putin-sotto-la-neve-600x407.jpg)
Anche se contraddittori, i segnali che arrivano dal Cremlino evidenziano infatti un marasma latente negli apparati delle forze armate, dei servizi di sicurezza e nei gangli economici.
Secondo un reportage della Cnn ci sarebbe una vera e propria ondata in fuga di alti funzionari ed anche di esponenti dei servizi segreti che stanno scappando dalla Russia, disgustati dalla guerra in Ucraina e convinti della prossima sconfitta.
Il loro punto di riferimento, racconta la Cnn, è Vladimir Osechkin, giornalista russo fuggito in Francia nel 2015, fondatore dell’organizzazione per i diritti umani Gulagu.net.
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“Ogni giorno”- racconta il giornalista- c’è qualcuno che chiede aiuto. Molti sono soldati semplici, ma ci sono stati anche un ex ministro, un ex generale a tre stelle e diversi agenti dell’Fsb, i servizi segreti eredi del Kgb.“
Conoscendo la “prassi del suicidio” che il regime riserva a coloro che dissentono e non si adeguano, gli alti funzionari fuggono perché temono di venire uccisi e chiedono aiuto alla rete di Osechkin.
“Nell’Fsb è ormai ognuno per sé, tutti vogliono scappare. Hanno capito che la Russia non vincerà mai questa guerra”, racconta Erman Navruzbekov, un ex tenente dell’Fsb, fuggito in Europa. “E’ importante che le mie azioni siano d’esempio per i miei compatrioti, gli altri agenti dei servizi” – dice Maria Dimitrieva, 32enne ex dottoressa dell’Fsb, che aggiunge – “Putin e la sua cerchia, tutti quelli che approvano questa guerra, sono tutti assassini”.
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Secondo Osechkin “ tanti ritengono non sia più conveniente stare con il Presidente russo”. Il leader del Cremlino, continua il giornalista moscovita, “ha molti nemici nel suo sistema, gente che ha lavorato con lui per oltre 20 anni per avere stabilità, denaro, una bella vita per la prossima generazione. E ora Putin ha annullato questa prospettiva di vita”.
Un’analisi che sul piano dell’intelligence coincide con la laconica, ma estremamente significativa, valutazione di Jeremy Fleming, il Direttore del Government Communications Headquarters (Gchq), l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza a tutti i livelli, nonché dello spionaggio e controspionaggio del Regno Unito. In pratica l’organismo che storicamente ha consentito in larga misura all’Inghilterra di vincere la seconda guerra mondiale e di conservare nei decenni successivi una certa supremazia nella guerra fredda.
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