Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta Storie di vita e vicende vissute
by Fiorella Corrado
Tre pensieri circa le mie capriole verticali.
1) Odio le palestre e non faccio attività fisica da assai ma assai più di dieci anni. Però da bambina ho praticato un bel pò di ginnastica e tantissima danza: quando le fondamenta sono solide, le basi reggono parecchio più a lungo.
2) Comfort zone. Sono tante le cose che mi spaventano, così ogni tanto prendo il coraggio a quattro mani e ne affronto una. Per non fare la fine della rana bollita.
3)Tre anni fa, esattamente il 10 di aprile 2020, mi precipito in ospedale, nel cuore della notte. Sono io sola, il piccolino con il papà a casa. Grido al taxi di far presto, chiedo aiuto piangendo. Sono incinta di 5 mesi e la bambina che porto in grembo vorrebbe già nascere. Varco l’ingresso del pronto soccorso in primavera, esco dalla stanza in cui vengo ricoverata che è ormai metà luglio. Novanta lunghissimi giorni senza mai muovermi dal letto che mi è stato assegnato, posso alzarmi soltanto per andare e tornare dal bagno. Sono rientrata a casa in estate inoltrata, Lulù in braccio, non ero capace nemmeno più a camminare e la testa mi girava come fosse una trottola. Mi sono rimessa in forza, non c’era altra scelta, Federico aveva troppo bisogno di me e alla piccola volevo dare il mio latte. Quando le energie piano piano mi sono tornate una delle prime cose che ho provato a fare é stata la verticale al muro. Volevo vedere se c’era in me ancora un pò della Fiorella di prima.
Di tutto questo periodo assurdo mi é rimasta la consapevolezza di possedere più forza di quanto io stessa abbia mai pensato di averne. Però me lo devo ricordare ogni volta, e certe volte, per farlo, basta anche una capriola di queste.