by Vincenzo Bajardi
Un dominatore, un super campione, Lewis Hamilton! L’inglese della Mercedes si è laureato per la sesta volta campione del mondo di F1 con due gare di anticipo nel GP degli Usa ad Austin.
Era il diciannovesimo appuntamento, articolato su 56 giri per complessivi 308,496 km. Non si è accontentato dei punti per vincerlo ma si è giocato fino alla fine le sue carte. A svettare per primo sul traguardo è stato però il suo compagno di squadra Bottas, splendido, caparbio con un vantaggio di 4”148 su Hamilton. Una doppietta Mercedes da applausi e che premia la monoposto in assoluto dominatrice della stagione. Terzo Verstappen 5”002 attardato nell’epilogo dallo sventolio delle bandiere gialle dei commissari.
Quarto posto per un deludente LeClerc a 52”239, quindi Albon, Ricciardo, Norris.
Nella Classifica piloti Hamilton guida con 381 punti su Bottas (314), LeClerc (247),Verstappen (233), Vettel (230), Albon (84).
Nella Classifica costruttori Mercedes spazia a quota 695 su Ferrari 477, Red Bull (364).
Dunque una giornata da dimenticare per la Ferrari con l’inatteso ritiro di Vettel, partito male e che accusava via radio dei problemi meccanici con un evidente sottosterzo: all’ottavo giro usciva di scena per il cedimento della sospensione posteriore destra.
Hamilton aveva già ottenuto negli USA sei successi. Indianapolis e ad Austin con la McLaren, poi quattro vittorie di fila con la Mercede. Al 44 giro, dodici alla conclusione, Hamilton aveva stretto i denti e cercare di vincere con un solo pit stop ma Bottas non ci stava e voleva affermarsi a tutti i costi per onorare La pole del sabato.
Si è assistito ad un duello rusticano fra i due ma al 52 giro Bottas lo aggirava di prepotenza. Hamilton nei giorni scorsi ha detto che sogna un futuro alternativo e che gli piacciono le sfide. Una è quella del 2021 con le nuove regole che trasformeranno le vetture in F1 e di cui vuole essere il pioniere.
L’altra è quella delle due ruote: il 9 dicembre, una settimana dopo la conclusione del Mondiale ad Abu Dhabi volerà a Valencia e lì scambierà la sua Mercedes con la Yamaha Moto Gp di Valentino Rossi, complice il comune sponsor di bibite energetiche. Per la cronaca l’anno scorso Hamilton aveva provato una Yamaha Superbike e Rossi aveva già guidato una Ferrari di F1. Schieramento perfetto al via con Bottas leader su Verstappen con Vettel partito male per via di un sottosterzo. Bottas teneva a vincere e ci è riuscito in barba alla strategia del doppio pit stop. Un Gran Premio dominato dalle frecce tedesche.