Berlusconi riabilitato irrompe sul governo verde giallo

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Per Mario Draghi non è detta l'ultima parola
Silvio Berlusconi
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 Il peso della variabile Berlusconi 

Berlusconi riabilitato irrompe sul governo verde giallo

La variabile Berlusconi irrompe come un fulmine sulle trattative di governo fra Lega e 5 Stelle. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha infatti concesso al leader di Forza Italia la riabilitazione, cioè la possibilità di ricandidarsi alle elezioni.

Alla scadenza dei tre anni dalla espiazione della condanna definitiva del 2013 a 4 anni, tre dei quali condonati, per frode fiscale, i giudici milanesi hanno accolto la domanda di riabilitazione  presentata dai legali dell’ex Cavaliere e l’ordinanza è immediatamente esecutiva.

La possibilità di Berlusconi di presentarsi alle elezioni ha fatto impennare le fibrillazioni  delle trattative per la formazione dell’esecutivo giallo verde . Trattative altalenanti e con vari contraccolpi.

Berlusconi riabilitato irrompe sul governo verde giallo

L’incontro chiesto da Luigi Di Maio a Giorgia Meloni ha fatto storcere parecchio il naso alla Lega. Una mossa quella di Di Maio, che secondo la leader di Fratelli d’Italia, era finalizzata ad ottenere l’appoggio alla sua premiership in cambio dell’ingresso nel governo di FdI con l’attribuzione dei ministeri della Difesa e dei Beni Culturali.

Il rifiuto della Meloni ha spiazzato il leader dei 5 Stelle e alla vigilia del vertice di Milano con Matteo Salvini lo ha ulteriormente indebolito.

Berlusconi riabilitato irrompe sul governo verde giallo

Sul complesso puzzle di governo, la variabile Berlusconi potrebbe sortire un duplice effetto: accelerare la definizione dell’accordo fra leghisti e grillini, oppure far deflagrare le divergenze e determinare la rottura delle trattative.

La divergenza principale riguarda la scelta del premier. Dopo il passo indietro della settimana scorsa Di Maio ha fatto due passi avanti e ha riproposto la sua premiership.

Nonostante l’offerta compensativa dei principali dicasteri, la Lega ha risposto con un no secco e a questo punto ha proposto per Palazzo Chigi Matteo Salvini.Berlusconi riabilitato irrompe sul governo verde giallo

La convergenza su un Premier condiviso sbloccherebbe il mosaico di nomi per i vari ministeri. L’ulteriore stallo trasformerebbe invece il governo giallo verde in un miraggio e avvierebbe l’immediata formazione dell’esecutivo neutrale e di garanzia prospettato dal Presidente della Repubblica.

Un governo di servizio, con un Premier terzo che i partiti non sono stati capaci di scegliere, per approvare la legge di stabilità e condurre il paese alle elezioni, ormai non prima di settembre ottobre. Elezioni col ritorno in campo di Silvio Berlusconi.Berlusconi riabilitato irrompe sul governo verde giallo

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