Sulle note della tradizionale Rule Britannia a Londra si canta “Rule, Brexit Johnson ! Brexit rule the waves…” la Brexit di Boris Johnson domina e cavalca l’onda elettorale…
Nessuna incertezza, gli Inglesi hanno scelto la stabilità ed hanno dato ai Conservatori del Premier Johnson la maggioranza assoluta dei seggi della Camera dei Comuni.
L’analisi del voto della Gran Bretagna è evidente: no all’incertezza e alla ingovernabilità delle democrazie senza maggioranza parlamentare, come da ultimo in Spagna, Israele e in parte in Italia, l’Inghilterra ha deciso di decidere.
I Conservatori hanno ottenuto 359 seggi, mentre i Laburisti di Jeremy Corbyn, le cui dimissioni sono scontate, sono precipitati a 201 parlamentari ed ai Libdem di Jo Swinson, che sè dimessa in serata, andrebbero soltanto 9 seggi. Lo Scottish National Party ha ottenuto 46 seggi, un seggio andrebbe ai Verdi, mentre il Brexit Party di Nigel Farage non otterrebbe alcun seggio. I restanti 22 seggi andrebbero a formazioni minori.
Per i Tory si tratta del miglior risultato dal 1983, quando sotto la guida di Margaret Thatcher ottennero 397 seggi. Per i Labour si tratta invece del peggior risultato dal 1935, quando ebbe 154 seggi sotto la guida Clement Attlee.
Cosa cambia ? Dominata dalla Brexit l’ondata maggioritaria ai Conservatori del voto accelererà ulteriormente l’uscita del Regno Unito dall’Europa. Con annessi contraccolpi economici e finanziari per l’Unione, ma anche per Londra che vedrà ridimensionato il ruolo di capitale della finanza e del commercio internazionale..