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Brexit tutte le clausole dell’accordo

Brexit in controluce. I negoziati sono stati difficili, ma l’accordo c’è e consta di quattro parti.

Il primo punto prevede che le norme Ue si applicheranno a tutti i beni in Irlanda del nord, il che implica controlli al confine. Brexit tutte le clausole dell'accordo

Il secondo stabilisce che l’Irlanda del nord rimarrà all’interno del territorio doganale del Regno Unito, beneficiando in questo modo della politica commerciale britannica. Ma resterà un posto di ingresso nel mercato unico. Le autorità del Regno Unito applicheranno le loro tariffe a beni provenienti da paesi terzi purché i beni in ingresso in Irlanda del nord non siano a rischio di ingresso nel mercato unico. Nel caso contrario, si applicheranno le tariffe Ue.

Il terzo punto riguarda l’Iva: il piano manterrà l’integrità del mercato unico, nel rispetto degli obiettivi digitali del Regno Unito.

Al quarto posto, il meccanismo del consenso: quattro anni dopo l’entrata in vigore dell’accordo, l’assemblea dell’Irlanda del nord deciderà con maggioranza semplice se confermare l’accordo.

Il Dup, il partito unionista nordirlandese, perderà il suo diritto di veto sul ‘sì’ all’entrata in vigore dei nuovi accordi, previsto dal precedente piano proposto da Boris Johnson.

Oltre agli unionisti si sono detti contrari all’accordo  anche i laburisti. Per Jeremy Corbyn si rischia che l’accordo di Boris Johnson per la Brexit “avvii una corsa al ribasso per diritti e protezioni, mettendo a rischio la sicurezza alimentare, tagliando gli standard ambientali ed i diritti dei lavoratori”. Nella dichiarazione con cui ha annunciato il suo no al nuovo accordo, definito ancora peggiore di quello negoziato da Theresa May, il leader laburista sottolinea il rischio di “aprire il nostro sistema sanitario pubblico al controllo da parte delle corporation private Usa.

Brexit tutte le clausole dell'accordo
Boris Johnson e Geremy Corbyn

Per la Commissione europea, che ha raccomandato oggi al Consiglio europeo di approvare l’intesa raggiunta a livello negoziale “l’accordo è un giusto compromesso tra l’Ue e il Regno Unito. È la prova dell’impegno e della volontà di entrambe le parti di fare ciò che è meglio per i cittadini dell’Ue e del Regno Unito. Si tratta di una nuova soluzione giuridicamente operativa per evitare una frontiera difficile e proteggere la pace e la stabilità sull’isola d’Irlanda. È una soluzione che funziona per l’Ue, per il Regno Unito e per i cittadini e le imprese dell’Irlanda del Nord” è il commento di Michel Barnier, capo negoziatore della Commissione europea.Brexit tutte le clausole dell'accordo

A Bruxelles si sottolinea che l’accordo fornisce una soluzione “giuridicamente operativa che evita una frontiera dura sull’isola d’Irlanda, protegge l’economia di tutta l’isola, l’accordo del Venerdì Santo (Belfast) in tutte le sue dimensioni e salvaguarda l’integrità del mercato unico. Questa soluzione risponde alle circostanze uniche dell’Irlanda con l’obiettivo di proteggere la pace e la stabilità. Tutti gli altri elementi rimangono invariati nella sostanza, come previsto dall’accordo raggiunto il 14 novembre 2018. L’Accordo di recesso apporta certezza giuridica laddove il ritiro del Regno Unito dall’Ue ha creato incertezza: i diritti dei cittadini, la soluzione finanziaria, un periodo di transizione almeno fino alla fine del 2020, la governance, i protocolli su Gibilterra e Cipro, nonché una serie di altre questioni di separazione.

Per quanto riguarda i regolamenti  l’Irlanda del Nord resterà allineata a un numero limitato di norme relative al mercato unico dell’Ue per evitare una frontiera difficile: legislazione sulle merci, norme sanitarie per i controlli veterinari (norme Sps), norme sulla produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli, Iva e accise sulle merci e norme sugli aiuti di Stato. Per quanto riguarda invece le dogane, il territorio doganale unico Ue-Regno Unito, come convenuto nel novembre 2018, è stato eliminato dal protocollo Irlanda-Irlanda del Nord, su richiesta dell’attuale Governo britannico. I negoziatori dell’Ue e del Regno Unito hanno trovato un nuovo modo per raggiungere l’obiettivo di evitare le frontiere doganali sull’isola d’Irlanda, garantendo al tempo stesso che l’Irlanda del Nord rimanga parte del territorio doganale del Regno Unito.Brexit tutte le clausole dell'accordo

Tanto secondo il Governo Britannico che la Commissione esecutiva dell’Unione Europea l’accordo “tutela pienamente l’integrità del mercato unico e dell’unione doganale dell’Ue”, ed evita qualsiasi controllo regolamentare e doganale alla frontiera tra l’Irlanda e l’Irlanda del Nord. Infine, l’Ue e il Regno Unito hanno convenuto di creare un nuovo meccanismo di consenso, che darà ai membri dell’Assemblea dell’Irlanda del Nord una voce decisiva sull’applicazione a lungo termine del diritto comunitario pertinente in Irlanda del Nord.

La Commissione europea specifica a proposito che è stata in stretto contatto con il Governo irlandese. “Il principale cambiamento della dichiarazione politica – scrive Bruxelles – riguarda le future relazioni economiche Ue-Regno Unito, dove l’attuale Governo britannico ha optato per un modello basato su un accordo di libero scambio (Als)”.

La dichiarazione politica prevede un ambizioso accordo di libero scambio con tariffe e contingenti zero tra l’Ue e il Regno Unito. Essa afferma che impegni solidi su un piano di parità di condizioni dovrebbero garantire una concorrenza aperta ed equa. La natura precisa degli impegni sarà commisurata all’ambizione delle relazioni future e terrà conto della connessione economica e della vicinanza geografica del Regno Unito.

Insomma, è auspicabile che questa volta oltre alla Regina, Dio salvi anche l’Europa!Brexit tutte le clausole dell'accordo

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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