‘Ndrangheta anno zero ? Nonostante l’imponente e continua azione di monitoraggio, di prevenzione e di intervento giudiziario e investigativo, in Calabria la ‘ndrangheta continua ad essere attiva, ramificata e presente in tutti i comuni. Le istituzioni sono mobilitate, ma spesso deficita la partecipazione amministrativa.
Del resto basta consultare l’enciclopedia Web Wikipedia secondo la quale in Calabria sarebbero attive 166 cosche con almeno 4000 affiliati (sulla base dei dati del 2019 della Corte d’appello di Catanzaro). Secondo altre stime – sottolinea Wikipedia – invece la ‘ndrangheta sarebbe attiva in 30 nazioni con 400 cosche e 60.000 affiliati di cui la maggior parte in Calabria. Queste, secondo le stime minimali, le cifre del fatturato criminale della ’ndrangheta in miliardi di euro:![Calabria lotta alla ‘ndrangheta anno zero](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2021/06/calabria-lotta-alla-ndrangheta-anno-zero-00.jpg)
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Traffico di droga: 24,2 miliardi
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Traffico illegale di rifiuti: 19,6 miliardi
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Estorsione e usura: 2,9 miliardi
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Gioco d’azzardo illegale: 1,3 miliardi
In questo contesto criminale si inseriscono, come la parte emersa dell’icerberg dell’attività della ndrangheta, gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali.
In Calabria – come evidenziano i dati forniti dal Prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta, pubblicati dal sito web CatanzaroInforma.It – sono stati sciolti per mafia dall’inizio del 2021 ben 15 comuni, mentre la regione si conferma al quinto posto nella classifica degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali (54 nel 2019 e 51 nel 2020) con un trend che vede nel primo semestre dell’anno in corso 12 episodi a fronte dei 14 registrati nello stesso periodo del 2020. Sulla recrudescenza degli atti intimidatorinei confronti degli amministratori locali, il Prefetto Cucinotta e il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri hanno promosso un convegno al quale sono intervenuti soltanto 12 dei 30 sindaci invitati.
![Calabria lotta alla ‘ndrangheta anno zero](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2021/06/calabria-lotta-alla-ndrangheta-anno-zero-600x376.jpg)
“Le statistiche sono pesanti anche in considerazione del fatto – ha sottolineato il Prefetto Maria Teresa Cucinotta – che spesso non vi sono denunce e i numeri sono apparentemente bassi perché c’è scarsa collaborazione delle vittime. I dati inoltre non ci fanno stare tranquilli se li associamo a quelli dei comuni sciolti per mafia che sono anche questi un numero consistente.”
“La riaffermazione della governance del territorio rappresenta un aspetto essenziale. Gli amministratori sono parte del territorio – ha affermato il Prefetto di Catanzaro – e costituiscono l’elemento più a maggiore contatto con la popolazione, quindi ne devono recepire le istanze e devono essere pronti a denunciare laddove le istanze abbiano il carattere di una minaccia all’affermazione della legalità. Ci vuole una forte consapevolezza e una forte presa di coscienza della necessità della denuncia, così come affermato dal Ministro dell’Interno lo scorso anno in occasione della riunione dell’osservatorio nazionale. La Calabria è un territorio fragile che ha bisogno di essere supportato e noi siamo qui proprio per questo”.
![Calabria lotta alla ‘ndrangheta anno zero](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2019/04/ndrangheta-internet-number-one-della-criminalia-globale-6-600x337.jpg)
Per il Procuratore Capo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro Nicola Gratteri “quindici Comuni sciolti per mafia, dal mio punto di vista, considerato che in Calabria siamo due milioni di abitanti, è un numero spaventoso.Questo vuol dire che la situazione è veramente grave e allarmante”.
“Dobbiamo stare attenti – ha aggiunto Gratteri – a non generalizzare. Gli atti intimidatori possono avvenire per due motivi: o perché si è davvero contro la ‘ndrangheta e il malaffare oppure perché durante la campagna elettorale si è scesi a patti, ci si è seduti attorno al tavolo e poi non si è stati ai patti. Quindi bisogna saper leggere e analizzare i numeri: se – ha spiegato Gratteri- la Calabria è quarta o quinta come atti intimidatori o prima o seconda per scioglimento di Comuni, non vuol dire nulla se non lo si rapporta al numero degli abitanti. La Calabria è un terzo di Milano, non della Lombardia, e 15 Comuni sciolti per mafia, in rapporto ai due milioni di calabresi, indica ripeto che la situazione Calabria è allarmante”
![Calabria lotta alla ‘ndrangheta anno zero](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2021/06/calabria-lotta-alla-ndrangheta-anno-zero3-600x450.jpeg)