Coronavirus killer: le vittime salgono complessivamente 631, con un picco di ben 168 in più rispetto a ieri. Tuttavia si registra anche un notevole aumento dei pazienti guariti:1004, rispetto a ieri 280 in più.
A livello regionale in Lombardia si sono fino adesso registrati 135 decessi, 15 in Emilia Romagna, 6 in Veneto, 4 in Piemonte, 3 nelle Marche, 2 in Friuli, 1 in Abruzzo, Lazio e Liguria.
In totale i casi di contagio sono lievitati a 8. Con un aumento di 529 pazienti, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha superato i diecimila: 10.149. I dati sono stati forniti dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile.Ecco il quadro riepilogativo:
Sul fronte della prevenzione si regista un unanime adesione alla mobilitazione nazionale per fronteggiare l’emergenza coronavirus: “non c’è più una rossa, ma l’intera Italia è stata trasformata in zona protetta” ha reso noto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che in una conferenza stampa a Palazzo Chigi ha reso note le nuove misure per arginare l’espansione del coronavirus. I provvedimenti riguardano l’intero territorio nazionale.
” Tutti dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia” sottolinea Conte, che ribadisce: “i numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti” .

A far rispettare le restrizioni saranno le forze di sicurezza autorizzate a chieder conto ai cittadini dei loro spostamenti.
Fino a tre mesi di arresto o l’ammenda fino 206 euro, questa la sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti di fronte all’emergenza coronavirus.
Ecco il dettaglio delle disposizioni :
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Scuole
restano chiuse fino al 3 aprile. Niente viaggi di istruzione
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Congressi, convegni, musei, teatri cinema, discoteche
Sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, che coinvolgono personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale; sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con applicazione di specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto. I musei e gli altri istituti e luoghi della cultura sono aperti al pubblico a condizione che siano assicurate modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le richiamate strutture dovranno essere chiuse.
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Bar e ristoranti
Aperti dalle 6 alle 18, ma solo se possono garantire la distanza di un metro. Prevista come sanzione la chiusura.
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Sport
Sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato
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Viaggi
Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari. Divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.
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Sospesi matrimoni e funerali
Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri L’apertura dei luoghi di culto “è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
Fonti: Protezione Civile Ministero Salute Agi Adnkronos
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