Sono molti gli interrogativi ai quali è urgente dare risposte, alcune delle quali a livello psichiatrico, se il fanatismo da covid 19 ha superato quelli che storicamente, nell’ambito delle religioni e delle ideologie, si ritenevano fossero i limiti negativi e deteriori dell’intolleranza assolutistica,invasata e irredimibile.

Un fanatismo da covid che coinvolge, o per meglio dire sconvolge, professionisti e semplici cittadini, studenti e pensionati e non soltanto gli estremisti della politica.
L’incomunicabilità preconcetta e illogica rispetto, non solo alle semplici norme e ai principi costituzionali, ma a tutti gli elementari criteri della convivenza civile, di quanti irremovibili e irriducibili rifiutano di vaccinarsi e di utilizzare il green pass, apre una falla nel faticoso equilibrio instabile dell’immunità raggiunta da oltre 80% della popolazione italiana e rischia di compromettere l’intera campagna di vaccinazione. “ E’ davvero inspiegabile come la scienza e la salute pubblica possano passare in secondo piano ed è assolutamente incomprensibile che ci siano ancora tanti scettici che mettono in dubbio l’uso dei vaccini per limitare i danni della pandemia” afferma lo scienziato biofarmaceutico Italo Giannola, Professore di Chimica Farmaceutica all’Università di Palermo e titolare di alcuni brevetti farmaceutici, come quello sui metodi di preparazione e utilizzazione delle particelle nanometriche.
