A chi giova il boom delle criptovalute
Dai paradisi fiscali alle criptovalute. Vantaggi assicurati: tracciabilità eludibile e tasse minime o zero. Si spiega così la crescente proliferazione delle valute virtuali nel fiume in piena del boom della web economy.
Un boom basato sulla capitalizzazione di acquisizioni e cessioni certificate dal protocollo di sicurezza digitale Blokchaine.
Dopo l’exploit di Bitcoin ed Ethereum stanno per irrompere sul mercato gli Estcoin, la criptovaluta dell’Estonia. La nazione baltica è già il primo paese con un programma di e-residency che per 100 euro offre la residenza estone online, con la possibilità di avviare attività commerciali e aprire praticamente esentasse conti in banca a distanza.
Garantiti dal Governo di Tallin gli Estcoin trasformeranno l’Estonia nel primo paradiso fiscale ufficiale della web economy.

Un esempio che sarà seguito da vari altri stati. Secondo Bloomberg, la Russia e la Cina starebbero prendendo in seria considerazione lo sviluppo di criptovalute nazionali, supportate dalla tecnologia Ethereum.
La Banca centrale russa e la banca statale russa Vnesheconombank, che fornisce finanziamenti per progetti finalizzati allo sviluppo, hanno già avviato operazioni in cripto valuta, mentre la Cina ha programmato l’utilizzazione dello yuan digitale.

Per le superpotenze il controllo di ogni ambito economico, di intelligence e security del web si sta rivelando sempre più strategico ed essenziale.
I più attenti osservatori e fruitori della web economy sono attualmente i riciclatori e gli evasori fiscali. Un oscuro mondo sotterraneo al quale le criptovalute aprono ulteriori e inimmaginabili canali per il lavaggio di migliaia di miliardi di narcodollari. E non solo.