Cura epatite: vittime in aumento esponenziale
L’epatite virale é un killer silenzioso che sta terrorizzando il mondo. Le vittime sono in aumento esponenziale. La malattia preoccupa quanto e addirittura più di tubercolosi e Aids. Rispetto alla maggior parte delle altre malattie trasmissibili, l’incidenza dell’epatite dal 1990 è aumentata a livello globale. Ora è una delle principali cause di morte e disabilità in tutto il mondo e uccide molte più persone della tubercolosi, HIV – AIDS e della malaria. Lo conferma una ricerca internazionale condotta da un team di ricercatori dell’Imperial College di Londra e dell’Università di Washington a Seattle. Sulla base dell’analisi dei dati raccolti dal 1990-2013 in 183 paesi, lo studio conferma e rilancia l’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha più volte sollecitato un nuovo grande sforzo per affrontare l’epatite virale. I risultati, pubblicati sulle pagine della rivista scientifica The Lancet, dimostrano la “cruciale importanza di una politica sanitaria globale”.
Tutto quello che c’è da sapere sulla cura dell’epatite:
L’epatite virale causa infiammazione del fegato, organo fondamentale che elabora i nutrienti, filtra il sangue e combatte le infezioni. Se il fegato viene danneggiato o infiammato, allora queste funzioni sono compromesse. Anche se l’uso pesante di alcol, tossine, alcuni farmaci e alcune condizioni mediche possono causare l’epatite, la malattia è causata più spesso da un virus, di cui esistono cinque varianti: A, B, C, D, ed E. Fatta eccezione per i tipi A ed E, che si diffonde attraverso il cibo o bevande contaminate da feci, l’epatite si trasmette in gran parte attraverso il contatto con i fluidi corporei. Negli Stati Uniti, i più comuni tipi di epatite virale sono A, B e C. La maggior parte dei decessi in tutto il mondo a causa di epatite sono dovuti ai tipi B e C che causano danni al fegato (cirrosi epatica e cancro del fegato). I sintomi di queste infezioni comprendono affaticamento, ittero (colorazione gialla della pelle) e nausea. Tuttavia, alcune persone infette non hanno sintomi e non possono scoprire che hanno l’epatite fino a quando si sviluppano gravi complicazioni.
Morti da epatite virale in aumento esponenziale
Lo studio, basato sui dati del WHO Globale Burden of Disease (GBD) Study, ha valutato le morti causate da epatite A, B, C ed E per poi scoprire che il numero dei decessi annuali da infezione acuta, cirrosi, malattie del fegato, causate da epatite virale, in tutto il mondo è passato da 890.000 nel 1990 a 1.450.000 nel 2013: con un allarmante incremento del 63%. La malattia, evidenziano gli scienziati, si posiziona così al pari di altre patologie infettive come Aids e tubercolosi.
A rischio i paesi ad alto e medio reddito
L’incrocio dei dati ha anche evidenziato che le morti da epatite virale sono più alte nei paesi ad alto e medio reddito rispetto ai paesi a basso reddito e che l’onere complessivo della malattia è ora più equamente diviso tra nazioni ricche e povere. L’analisi rivela che la maggior parte delle morti per epatite virale si è verificata in Asia orientale e che i tipi B e C hanno rappresentato la causa della maggior parte dei decessi a livello globale. Dati sorprendenti perché le vittime globali di altre malattie infettive importanti sono parallelamente diminuite a partire dal 1990.
Un vaccino esiste ma pochi se ne servono
La ricerca ipotizza che il principale dei motivi per cui l’epatite B e C rappresentano le forme più letali dei virus dell’epatite, è addebitabile al fatto che causano infezioni a lungo termine con pochi sintomi immediati. Gli individui affetti scoprono di essere malati quando emerge una condizione clinica ormai grave, con danni al fegato o il cancro. Sebbene esista oggi un vaccino efficace contro l’epatite B, la maggior parte del mondo non è vaccinata. Contro l’epatite C invece ancora non esiste un vaccino altrettanto efficace.
Conclusioni
I ricercatori dell’Imperial College di Londra e dell’Università di Washington a Seattle rimarcano l’assoluta ed urgente necessità di attuare quanto prima il piano d’azione globale per l’epatite che l’Assemblea Mondiale della Sanità ha approvato a maggio e, cosa altrettanto essenziale, di distribuire gratuitamente o fare in modo che i trattamenti per l’epatite virale siano più economici ed accessibili.