Pubblichiamo una sintesi del reportage del Washington Post con i particolari scientifici del successo della sperimentazione negli Stati Uniti della fusione nucleare a freddo in grado di produrre illimitata energia pulita
L’United States Department of Energy, il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti d’America sta per annunciare che gli scienziati del Lawrence Livermore National Laboratory della California sono stati in grado per la prima volta di produrre una reazione di fusione che determina un guadagno netto di energia. Si tratta di una pietra miliare nella ricerca decennale e multimiliardaria per sviluppare una tecnologia che fornisca illimitatamente energia pulita ed a costo zero.
Lo scopo della ricerca sulla fusione è replicare la reazione nucleare attraverso la quale si crea energia sul sole. È un “Santo Graal” di energia senza emissioni di carbonio che gli scienziati inseguono sin dagli anni ’50 . Manca ancora almeno un decennio all’uso commerciale, ma è probabile che l’ultimo sviluppo venga pubblicizzato dall’amministrazione Biden come un’affermazione di un massiccio investimento da parte del governo nel corso degli anni.
Enormi fondi pubblici e privati sono stati incanalati nella corsa alla fusione in tutto il mondo, con l’obiettivo di produrre in ultima analisi macchinari per la fusione che potrebbero portare elettricità alla rete senza impronta di carbonio, senza scorie radioattive e molte meno risorse di quelle necessarie per sfruttare l’energia solare e energia eolica. Oltre ai benefici per il clima, i promotori affermano che potrebbe aiutare a portare elettricità a basso costo nelle parti povere del mondo.
“Per la maggior parte di noi, questa era solo una questione di tempo”, ha detto uno scienziato esperto di fusione che conosce il lavoro del National Ignition Facility presso il Lawrence Livermore National Laboratory in California, dove è stata fatta la scoperta.
Lo sviluppo è stato riportato per la prima volta domenica scorsa dal Financial Times . Lo hanno confermato due esperti a conoscenza della ricerca. I dettagli dell’importante svolta scientifica saranno resi noti dal Segretario all’energia Jennifer Granholm.
La scienza della fusione nucleare si basa sulla frantumazione di due atomi a velocità incredibilmente elevate e sulla trasformazione dell’energia di quella reazione in elettricità che può alimentare case e uffici senza emettere carbonio nell’aria o scaricare scorie radioattive nell’ambiente.
Nei decenni in cui gli scienziati hanno sperimentato le reazioni di fusione, fino ad ora non erano stati in grado di crearne una che producesse più energia di quanta ne consumasse. Sebbene il risultato sia significativo, ci sono ancora enormi sfide ingegneristiche e scientifiche da definire.
La creazione del guadagno netto di energia ha richiesto l’impegno di uno dei più grandi laser del mondo e le risorse necessarie per ricreare la reazione sulla scala richiesta per rendere pratica la fusione per la produzione di energia sono immense. Ma è ancora più importante che gli ingegneri trovino il modo di sviluppare macchinari in grado di trasformare la cosiddetta reazione nucleare a freddo in elettricità che può essere praticamente distribuita dalle reti elettriche.
Costruire dispositivi sufficientemente grandi da creare potenza di fusione su larga scala, affermano gli scienziati, richiederebbe materiali straordinariamente difficili da produrre. Allo stesso tempo, la reazione crea neutroni che mettono un’enorme quantità di stress sull’apparecchiatura che la crea, tanto che può essere distrutta durante il processo.
E poi c’è la questione se la tecnologia possa essere perfezionata in tempo in modo da incidere e invertire la deriva del cambiamento climatico.
Anche così, i ricercatori della tecnologia della fusione hanno salutato la svolta come un importante passo avanti.
“Ci sarà un grande orgoglio per il fatto che questa svolta sia stata determinata e sperimentata negli Stati Uniti”, ha affermato David Edelman, che guida la politica e gli affari globali presso una grande azienda privata di energia da fusione. “Questa è una pietra miliare molto importante sulla strada verso l’energia da fusione”.
La svolta arriva mentre il Presidente Biden sta dando la priorità alla ricerca sull’energia da fusione nella agenda dell’amministrazione per il clima e l’energia. I progetti sono in prima linea per le decine di miliardi di dollari in sussidi e sovvenzioni autorizzati attraverso il grande pacchetto climatico varato dalla Casa Bianca l’estate scorsa, chiamato Inflation Reduction Act.
Negli ultimi decenni, gli Stati Uniti, la Russia e varie nazioni europee hanno stanziato miliardi di dollari per potere padroneggiare per scopi civili la scienza della reazione nucleare. Un traguardo davvero epocale per il Pianeta.
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