Quando il 10 agosto di un’estate poco sorridente, troppo calda e inutilmente lunghissima, si copre il cielo con una cappa bianca, lattiginosa e velata come un burqa, si nega l’utopia dei desideri legati alla promessa delle stelle cadenti e resta, insinuante, la delusione dei bambini che scoprono all’improvviso che Babbo Natale non esiste.
Estate 2022: focolai di guerre nuove e vecchissime in tutto il mondo, perquisizioni nei regni miliardari di Presidenti con capelli tinti e cuori poco limpidi, vacanze selvagge finto allegre colorate da improbabili dichiarazioni di falsi protagonisti del pianeta gossip e, peggio ancora, del supermercato globale della politica da teatri improvvisati di burattini in carne e ossa.
Torvajanica è Ibiza e Ladispoli diventa Mykonos, stessa volgarità esibita fatta di glutei gelatinosi e tatuaggi verdastri.
Patti politici e promesse di fedeltà liquefatte come l’amore eterno del Capitano e Ilary.

L’Ucraina perde uomini e dichiara vittorie improbabili e la Russia perde Generali e carri armati e dichiara altre vittorie impossibili.
Calenda ama Letta e dopo una manciata di ore scopre di essere innamorato di Renzi.
Draghi e Bergoglio invece trovano appagamento nella dimensione di nonni internazionali.
Letta dimentica giorni passati pieni di cattosinistra e si svela comunista, pace all’anima bella di Enrico Berlinguer.
E Giorgia Meloni, madre e donna tricolore, seppellisce il fascismo tra pagine di storia di libri ingialliti.
Il Covid diventa raffreddore e cede gli onori della cronaca al vaiolo delle scimmie, dalla genesi di contagio da leggende di fumetti porno, e ad altri virus che incalzano dall’Oriente peggio dei nuovi orribili insetti cinesi che stanno sostituendo le care, utili api mediterranee.
Neanche a pensare ai vecchi adagi da boutade “Agosto, moglie mia non ti conosco”: in tempo di social media una foto su Instagram svela molto di più dell’attento lavoro dei discendenti di Tom Ponzi (investigazioni private specializzate in infedeltà coniugali).
È rassicurante Alba Parietti che, avvinghiata ad un cinquantenne belloccio, gronda felicità e garantisce che i 60 (anni) sono i nuovi 40 (sempre anni), nonostante le coetanee sfiancate da ore accumulate come mogli, madri, figlie, casalinghe, lavoratrici (vere), specialiste in finanza spicciola e tour di saldi, sorridano stralunate da selfie senza filtri e di anni se ne sentano 80, non 40.
E sale insieme ad una certa inquietudine esistenziale una sana voglia di spiagge e di notti limpide passate a guardare le stelle senza app astronomiche e senza telefoni, col sale sulla pelle e lo stupore rapido di una scia luminosa e improvvisa: un mondo diverso, solo il sogno di un mondo diverso, e quel boomer sovrappeso, vestito di rosso con una barba bianca e fluente non è un sessantenne che si sente un quarantenne, è davvero Babbo Natale…
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Senior Osint and Media Analyst. Ha praticato il mondo delle investigazioni e dell’intelligence. Appassionata di mare cani rock e figlia non necessariamente in quest’ordine.