by Vincenzo Bajardi
Ferrari dalla pole al quarto posto nel Gp più muri che curve di Baku, Azerbaigian.
Davvero un Gran Premio al cardiopalma quello di Baku: quando sembrava che Verstappen conquistasse la terza vittoria stagionale dopo aver dominato a lungo con la Red Bull l’olandese era costretto al ritiro dopo essere finito contro un muro a 320 kmh causato da un problema alla ruota sinistra sul rettilineo del traguardo su un circuito molto pericoloso.
Un vero miracolo che ne sia uscito incolume. Bandiera rossa con i piloti ai box che aspettano il segnale per ripartire per effettuare gli ultimi tre dei 51 giri dietro la safety car per prendere posto sulla griglia.
Intanto la pista era stata ripulita dai vari detriti lasciati da Verstappen. Perez si faceva passare da Hamilton che tentava di tentare il tutto per tutto però incappava in un dritto anche lui e retrocedeva in quindicesima posizione.
Così in 1h44’703″ dietro a Perez si piazzava un magnifico Vettel con l’Aston Martin a 1″385 e Gasly (Alphatauri) a 2″762. Red Bull comunque in evidenza grazie al successo firmato dal numero due Perez.
Quarto era Leclerc con la Ferrari in grado di precedere Norris, Alonso, Tsunoda, ottavo posto per l’altra Ferrari quella di Sainz e via via Riccirado, Raikkonen, Giovinazzi, Bottas e così via.
Nella Classifica Costruttori guida la Red Bull (174) su Mercedes (148), Ferrari (94), McLaren (92), Alphatauri (39), Aston Martin (37), Alpine (25), Alfa Romeo (2).
Nella Classifica Piloti in vantaggio Verstappen (105) su Hamilton (101), Perez (69), Norris (66), Leclerc (52), Bottas (47), Sainz (42), Gasly (31), Vettel (28), Ricciardo (26), Alonso (13), Ocon (12), Stroll (9), Tsunoda (8), Raikkonen e Giovinazzi (1).
Soffermiamoci sui giri finali: al 40° Verstappen ha 4″ su Perez quindi Hamilton che firma il miglior giro mentre Bottas naviga in 14esima posizione.
Entrambe le Ferrari sono in top ten: Leclerc sesto e Sainz nono. A cinque giri dalla fine Verstappen ha 4″5 sul compagno di squadra Perez e 5″8 su Hamilton, quindi Vettel, Gasly e Leclerc.
Poi l’inatteso out di Verstappen finito contro un muro a 320 kmh causato da un problema alla ruota sinistra sul rettilineo del traguardo.
Al via un minuto di silenzio prima del disco verde per ricordare l’imprenditore franco-saudita Mansour Ojjeh, scomparso a Ginevra,fondatore della società di investimenti TAG (Tecniques d’Avant Garde)per poi rilevare la marca di orologi Heuer.
Un industriale che investì poi in Williams e in McLaren, spentosi a Ginevra a 68 anni, poi l’inno nazionale dell’Azerbaigian. “Era un fratello per me, correrò col cuore
pesante – ha detto Hamilton – che aveva corso in McLaren tra il 2007 ed il 2012.” Leclerc manteneva la posizione su Hamilton e Verstappen.
Già al secondo giro pit stop per Mazepin (Haas) e Russell (Williams), al terzo sul lungo rettilineo Hamilton sopravanzava il monegasco e precedeva Verstappen (che a sua volta grazie al DRS aggirava Leclerc: il ferrarista, si fermava per il pit stop e per montare le gomme bianche. Quindi Gasly, Sainz (anche pit stop per lo spagnolo), Alonso, Tsunoda, Vettel e Bottas (corsa da dimenticare) mentre si ritirava Ocon (Alpine Renault) per mancanza di potenza. Al 13° giro Verstappen davanti ad Hamilton dopo il pit stop dell’inglese mentre due giri prima Sainz incappava in un dritto alla curva del Castello e rientrava 15° dopo aver fatto retromarcia. Posizioni decisamente congelate al 20° giro: Verstappen (Red Bull) leader con 3″395 su Perez (Red Bull) e con 4″208 su Hamilton, poi Stroll, Gasly, Leclerc a 22″120 e Vettel.
Il vantaggio dell’olandese sale a 6″ sul compagno di squadra Perez, 9″ su Hamilton. Al 31° giro Stroll (Aston Martin) finiva sul muro dopo un testacoda (ma per fortuna illeso) per un problema alla gomma posteriore sinistra distruggendo la vettura ed ingresso della safety car che potrebbe cambiare tutto.
Al 35° giro ripartiva la gara con un bloccaggio imprevisto di Leclerc mentre era super la gara di Vettel con la Aston Martin, quarto dietro Hamilton.
Prossimo appuntamento il 20 giugno in Francia a Le Castellet.
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Giornalista automotive free lance, per decenni responsabile della pagina Motori del Corriere dello Sport