by Vincenzo Bajardi
Clamoroso in Formula 1! Ieri sera alle 22.07 è arrivata l’ufficialità della squalifica da parte dei commissari di gara per Sebastian Vettel (Aston Martin), secondo sul traguardo, dietro al vincitore Esteban Ocon con l’Alpine. Erano 25 anni che un francese non vinceva un Gran Premio con una monoposto transalpina.

Tutto questo dopo circa cinque ore dopo la conclusione del Gran Premio d’Ungheria, quando tutti erano rientrati in hotel o avevano preso l’aereo per raggiungere le proprie destinazioni.
Motivazione? Nel pescare il carburante rimanente a fine gara, la direzione gara ha trovato 0,3 litri di benzina invece di 1 litro richiesto, una infrazione che viola l’articolo 6.6.2 del Regolamento sportivo. L’Aston Martin ha presentato reclamo. A trarre vantaggio da questa decisione è stato Carlos Sainz che sale così sul podio al terzo posto, ma a trarre profitto è anche Hamilton che diventa secondo sul traguardo e arricchisce di due punti il vantaggio su Verstappen (che passa da decimo a nono).

Ora la classifica del Mondiale Piloti vede Hamilton leader a quota 195 sull’olandese della Red Bull ora con 187 punti. La squadra inglese dell’Aston Martin non l’ha presa bene ed ha presentato appello nella tarda serata di ieri.

“Abbiamo 96 ore per dimostrare la nostra correttezza – ha detto il direttore sportivo Oltmar Szafnauer – e siamo convinti che nel serbatoio ci dovrebbero essere ancora 1,44 litri di carburante dopo il prelievo del campione di 300 millilitri utilizzando il flussometro. Dimostreremo la nostra correttezza alla FIA”.
Un Gran Premio d’Ungheria a tappe legali…
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Giornalista automotive free lance, per decenni responsabile della pagina Motori del Corriere dello Sport