by Vincenzo Bajardi
Doppietta Mercedes nel Gran Premio d’Australia, gara d’apertura del Mondiale di F1, delusione Ferrari. Su 101 GP è arrivata la 75esima vittoria.
Il capolavoro della squadra della Stella l’ha firmato, inaspettatamente, il finlandese Bottas: “Ho firmato il quarto successo in carriera, ma la migliore gara di sempre. Una vettura straordinaria, ho apprezzato tutto quello che ha fatto il team. Sono felice per i 26 punti conquistati, il punto in più è dovuto al fatto che ho conquistato il giro più veloce”, ha affermato il vincitore.
“Non sono soddisfatto della resa della vettura, ne parlerò con gli ingegneri, ma rivolgo un complimentoa Bottas” – ha detto Hamilton prima di salire sul podio. Hamilton era tornato dalle vacanze rigenerato e palestrato fra snowboard sulla neve, surf sulle onde e perfino lanci con il paracadute e non gli hanno portato fortuna i quattro nuovi tatuaggi sulla mano destra: una clessidra, le spade incrociate, il segno zodiacale del Capricorno (il 7 gennaio ha festeggiato i suoi 34 anni) e la scritta Divine Love. Sul redimento di Hamilton ha pesato la scarsa conoscenza nella vettura.
“Siamo ripartiti da zero – aveva detto alla vigilia Wolff, team manager Mercedes – ma la nostra vettura W10 ha conservato lo stesso passo e la medesima architettura generale della precedente ma ogni dettaglio è stato alleggerito. La carrozzeria ha dettagli inediti con le fiancate molto più strette e snelle, è stato modificato l’impianto di raffreddamento, migliorati la combustione, l’ERS e l’integrazione fra MGU-H, batterie ed MGU-K, sistema che in gara dovrà fornire più energia in gara, inoltre il motore è di nuova concezione.
La Ferrari dunque giù dal podio con evidenti problemi che nessuno si aspettava così fragile con Vettel che ha faticato a…contenere il giovane compagno di squadra LeClerc. “Una Ferrari mai al passo con le Mercedes – hanno commentato il pilota Emanuele Pirro e il collega Umberto Zapelloni”. E pensare che nella scorsa stagione si era iniziato alla grande con una vittoria del Cavallino nel primo impegno.
Bottas ha vinto in 1h25″27.325 precedendo Hamilton a 20″886, Verstappen (Red Bull) a 22″520, Vettel a 57″109, LeClerc (Ferrari) a 58″230, Magnussen a 1’27″156, ad un giro Hulkenberg, Stroll, Kvyat, Gasly, Norris, Perez, Albon e Giovanazzi, ritirati Grosjean, Ricciardo e Sainz.
Bottas guida il Mondiale con 26 punti, quindi Hamilton (18), Verstappen (15), Vettel (12), LeClerc (10), Magnussen (8), Hulkenberg (6). Pirelli ha fatto un lavoro eccellente sulle gomme.In avvio erano state le due Mercedes a salire in cattedra ma con Bottas, nelle vesti di fenomeno e non di maggiordomo, che aggirava il compagno di squadra Hamilton che s’avviava in modo incerto: ben 4″ secondi in 15 giri il vantaggio del numero due di scuderia. Quindi Vettel terzo mentre l’irruente Leclerc, il giovane neo ferrarista finiva nell’erba ma tornava in pista senza perdere posizioni.
Da segnalare il ritorno in F1 di un pilota italiano, Giovinazzi sempre nelle retrovie e autore di qualche errore. Fumava e s’incendiava il motore della McLaren di Sainz costretto al ritiro. Primo ad aprire la serie di pit stop Raikkonen con l’Alfa quindi Vettel che metteva le gomme gialle puntando ad arrivare in fondo senza ulteriore sosta, e firmando subito il giro più veloce, quindi anche Hamilton (strana la manovra della Mercedes perchè normalmente è sempre il pilota battistrada a fermarsi per primo, e Bottas procedeva con ben 29″ di vantaggio a conferma di una gara spettacolare, poi la sosta al 24° giro).
Costretti al ritiro Ricciardo e Grosjean. Doveroso l’omaggio a Charlie Wthiting con un minuto di raccoglimento per tutti i protagonisti del paddock riuniti in griglia di partenza, seguito dall’inno nazionale australiano. Hamilton, primo pilota di colore in F1, debuttò nel 2007 con la McLaren-Mercedes classificandosi terzo a Melbourne dietro a Raikkonen e Alonso. Otto i podi di Lewis in Australia, un record. Le Mercedes avevano sfoderato un grande passo con tutti i tipi di gomme. Hamilton in 1’22″600 ha preceduto il compagno di squadra Bottas (1″22″648) e Verstappen (Red Bull) in 123″400, quindi Gasly (Red Bull), Vettel (Ferrari) in 1’23″47, Sesto Raikkonen con l’Alfa, soltanto nono l’altro ferrarista Leclerc nelle prove libere 2. “C’è stato poco tempo per prepararsi a Melbourne – ha detto Mattia Binotto, team principal del Cavallino.
L’affidabilità è ancora da verificare, ma siamo tranquilli. La Mercedes rimane la squadra da battere”. Il presidente della Fia, Todt, si è schierato con l’OMS, intervenuta con una nota dura sugli accordi di sponsorizzazione fra Philips Morris e Ferrari e British American Tobacco e McLaren, i cui loghi sono stati rimossi in Australia per problemi con le autorità locali: ” Siamo d’accordo con la posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, da anni in F1 sono proibite le pubblicità al tabacco”.
Otto i podi di Lewis in Australia, un record. Prossimo appuntamento il 31 marzo a Bahrain.