Marchionne può attendere…niente vittoria Ferrari dedicata al top manager
by Vincenzo Bajardi
Il quattro volte iridato Hamilton con la Mercedes, dopo aver firmato la pole n° 77 in carriera e la sesta vittoria sul tracciato dell’Hungaring, il quinto della stagione, ha veleggiato sull’asciutto nel GP d’Ungheria davanti alle due Rosse. In un circuito che avrebbe dovuto essere del Cavallino, ancora una volta il fuoriclasse inglese ha sciorinato una gara perfetta dal primo all’ultimo metro, con unacorsa solitaria verso il traguardo.
Hamilton si è imposto in 1h37’16″427 lasciando attardato di 17″123 Sebstian Vettel, di 20″101 Kimi Räikkönen ,di 46″419 Ricciardo e di 50″ Bottas, quindi Gasly e staccati di un giro Magnussen, Alonso, Grosjean, Hartley, Hurkenberg, Ocon e Perez e di due giri Ericsson, Sirotkin e Stroll. Ritirati Vandoorne, Verstappen e LeClerc. Hamilton rafforza il suo vantaggio su Vettel, distaccato di 24 punti.
“Uscire con più punti di vantaggio sulla Ferrari, è un ottimo risultato – ha detto Hamilton a fine gara sfoggiando il look con le treccine finte che gli portano fortuna- in scuderia hanno fatto un ottimo lavoro”.
Vettel, con sportività si è complimentato con il rivale, stringendogli la mano. “Peccato, la gara si è decisa al pit stop. Il secondo posto era il massimo che potevo fare. E meno male che la toccata con Bottas nell’epilogo non abbia danneggiato la mia vettura”. Molto rilassato e contento Raikkonen, in compagnia della famiglia: “Devono darci qualcosa in più alla partenza”- ha detto il finlandese. Vettel a sei giri dal termine aveva fornito ogni sforzo per aggirare Bottas, ancora saldo in seconda posizione: il finlandese nell’incrocio della curva successiva urtava la monoposto del ferrarista ma senza danni per fortuna, ne approfittava Raikkonen che si prendeva il terzo posto. Un Gran Premio che ha dedicato un minuto di silenzio a Sergio Marchionne, osservato con commozione dai piloti, dalle squadre e dal pubblico accorso numeroso sulla pista.
Qualche episodio saliente in sintesi. Quello che conta in un GP è la scelta delle gomme e la partenza. Un missile l’inglese con una Mercedes che procedeva alla grande da cima a fondo collezionando giri veloci uno dietro l’altro ben sorvegliato dal compagno di scuderia Bottas che rientrava ai box al 16° giro per poi insediarsi in quarta posizione dietro a Gasly (Toro Rosso-Honda). Con un Lewis che ha accumulato un bel bottino di margine su Vettel, intorno agli 8″5 e su Bottas e Gasly con viva soddisfazione del team principal Toto Wolff nonostante la testa calda di Bottas nell’epilogo. Raikkonen non solosi piazzava in quinta posizione al 18° giro, dopo aver cambiato le gomme snocciolava un giro veloce in 1’22″046 con un ammirevole Ricciardo (Red Bull-Renault) che dalla dodicesima posizione è balzato in sesta posizione. Al 25° giro pit stop per Hamilton che rientrando in pista accumulava un ritardo di 13″ su Vettel, nuovo leader, pur ottenendo un guizzo in 1’21″968. Quando Seb dovrà fermarsi per il cambio gomme si troverà a 4″ dall’inglese. Lotta animata fra Raikkonen, pronto ad utilizzare il DRS, e Bottas per il terzo posto al 32°giro.
La corsa ha assunto una netta fisionomia al 40° giro dopo il primo pit stop di Vettel: Seb rientrava in gara al terzo posto dietro a Bottas, con gomme ormai vecchie, in particolare la posteriore destra, mentre Hamilton era solo soletto. Bottas al 68° giro arrivava lungo sul rettilineo e prendeva in pieno Ricciardo con la Red Bull mezza squarciata rientrando subito dietro ma è finito sotto investigazione. “Rain Man”, il mago della pioggia, sabato, aveva mandato in visibilioaltri 100.000 seguaci su Instagram in una sola settimana.
“Senza questa inattesa cascata d’acqua – aveva ammesso il pilota della Mercedes – non ce l’avremmo mai fatta. Le Ferrari sono sempre state più veloci di noi”. Ma il diluvio aveva stravolto i valori in pista e Vettel si è visto privare di una prima posizione praticamente certa dopo le prove libere. Seb si è avviato quarto preceduto da Hamilton, Bottas e Raikkonen nel GP. “Partiamo per vincere, la gara è lunga e la vettura è molto buona. Sul bagnato è arduo tirare fuori il potenziale della monoposto, è stata una sessione complicata, ma la seconda fila non sarà un disastro” – aveva detto Vettel.
Le dueMercedes in prima fila hanno sfruttato il grande carico aerodinamico che invece sull’asciutto faceva surriscaldare le gomme Pirelli ultrasoft durante le prove. Saranno settanta giri incerti in questa dodicesima gara (su 21) all’Hungaroring sulla distanza di 306,630 km, prima della consueta pausa estiva. Si riprenderà il 26 agosto col GP Belgio a Spa-Francorchamps.
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