Fisco veloce, ricorsi lampo
Commissioni tributarie addio. In arrivo le sezioni specializzate e 750 nuovi magistrati. Possibile il patrocinio personale sotto i 3mila euro di importo. Attualmente la durata media del processo tributario per il primo grado di giudizio è di circa 2 anni e 8 mesi, mentre nel secondo grado è di circa 2 anni.
Anche se in calo, i ricorsi presentati presso le Commissioni tributarie riguardano controversie il cui valore complessivo ammonta a più di 30 miliardi di euro. Per rendere possibile la riorganizzazione, saranno assunti almeno 750 nuovi magistrati.
Lo prevede il disegno di legge delega illustrato a Montecitorio dalla Presidente della Commissione giustizia della Camera, Donatella Ferranti, e dal responsabile giustizia del Pd David Ermini.
Obiettivo della riforma è quello di rendere efficace e veloce il processo tributario. Un processo tributario molto piu’ snello, e circoscritto sotto l’aspetto territoriale. La proposta prevede la soppressione delle commissioni tributarie sia regionali che provinciali e l’istituzione di sezioni specializzate tributarie presso ogni Tribunale che abbia sede in un capoluogo di provincia che oggi é sede di commissione provinciale. Sarà soppresso anche il consiglio di presidenza della giustizia tributaria.
Le sue funzioni saranno svolte dal Consiglio superiore della magistratura.
Le sezioni saranno strutturate sul modello dell’attuale sezione Lavoro, anche per quanto riguarda le nomine dei giudici. Con le risorse risparmiate si faranno i concorsi per almeno 750 nuovi giovani magistrati che possono entrare nel sistema ordinamentale. Non saranno però coloro che andranno materialmente a coprire le sezioni specializzate, perché per potervi far parte bisognerà essere magistrati con almeno una seconda valutazione di professionalità. I nuovi giudici tributari saranno cioè magistrati esperti.
In base alla delega la scuola superiore di magistratura stabilirà uno specifico programma di formazione iniziale con aggiornamento e formazione permanente dei magistrati per i quali sarà obbligatorio l’aggiornamento. Sarà la scuola superiore di magistratura a stabilire un programma di formazione iniziale, che preveda aggiornamento e formazione permanente dei magistrati.
E’ previsto, per le sezioni di appello, la presenza di un giudice monocratico di primo grado e nessun grado di appello, sostituito da un reclamo avverso la sentenza del giudice di primo grado. Il reclamo sarà esaminato all’interno dello stesso tribunale. Rimane la possibilità di presentarsi, dopo il reclamo, presso la Corte di Cassazione.
Le commissioni tributarie cesseranno definitivamente le funzioni decorsi due anni dall’entrata in vigore della riforma, trattando fino a quella data i procedimenti già iscritti. Dopo i due anni, i processi ancora pendenti saranno riassegnati alle sezioni specializzate ordinarie. Il personale amministrativo delle attuali commissioni passerà nei ruoli dell’amministrazione giudiziaria con qualifica funzionale corrispondente a quella del personale adibito alle medesime funzioni.
Il transito avrà luogo in due fasi: una prima metà dell’organico all’entrata in vigore del primo decreto legislativo, l’altra metà decorsi due anni dall’entrata in vigore della riforma. Prevista l’assunzione di magistrati ausiliari presso la Corte di Cassazione per smaltire il contenzioso ancora pendente