by Vincenzo Bajardi
Nel GP di Stiria, secondo appuntamento austriaco del Mondiale di F1,ritorna al successo Hamilton e la Mercedes firma una doppietta con il posto d’onore di Bottas.
In una gara purtroppo caratterizzata dal ritiro repentino delle due Ferrari. Un doppio autogol realizzato dai due piloti di Maranello.
Una corsa disastrosa. Le due Rosse a contatto: Leclerc ha tentato un sorpasso a Vettel e lo ha toccato. Le due monoposto ai box, safety car! Vettel con l’ala posteriore danneggiata si è ritirato imitato da Leclerc!
Il tedesco ha descritto così l’incidente: “Ero in lotta con altri, Charles ha preso l’interno e non mi aspettavo di trovarmi qualcuno lì, non potevo fare nulla. Ho tentato di essere conservativo, ma l’ala era troppo danneggiata”.
Replica di Leclerc: “Mi sono scusato con Vettel, non sono stato bravo, sono dispiaciuto, è tutta colpa mia”.
Dopo Brasile 2019 i due ferraristi fanno nuovamente il patatrac mettendo in cattiva luce il marchio di Maranello. A questo punto, si chiedono gli appassionati va rivisto il concetto stesso della vettura modenese. La fine di un weekend maledetto e iellato iniziato in salita: non si può partire a metà griglia.
Hamilton ha stravinto in 1h22’50″683 su Bottas (+13″719), Verstappen (+ 33″698), Albon (+ 44″4), Norris, Perez, Stroll, Ricciardo, attardati di un giro Sainz, Kvyat, Raikkonen, Magnussen, Grosjean e Giovinazzi. A 2 giri Gasly, Russell e Latifi.
Nel Mondiale Piloti Bottas guida con 43 punti su Hamilton (37), Norris (26), Leclerc (18), Perez (16), Verstappen (15), Sainz ed Albon (12), Stroll e Gasly (6), Ocon e Ricciardo (4), Giovinazzi (2) e Vettel (1).
Nel Mondiale Costruttori, Mercedes guida con 80 punti su Mclaren (38), Red Bull (27), Sport Pesa (22), Ferrari (19), Renault (8), Honda (7), Alfa Romeo (2).
Prossimo appuntamento domenica a Budapest con il GP Ungheria.
Al via Hamilton al comando su Verstappen e Sainz. Al 15° giro Hamilton precedeva di 3″ Verstappen, quindi Bottas terzo su Albon, Sainz, Ocon e Ricciardo.
Al 27° giro pit stop per Hamilton che montava le gomme medie, Bottas al comando, cambio gomme anche per Verstappen, Stroll, Bottas, Albon, Ricciardo e si ritirava Ocon.
Al 46° giro Hamilton in testa con 5″ su Verstappen e 7″ su Bottas.
Al 65° giro il leader comandava a piacimento con 8″ su Bottas che sopravanzava l’olandese. Non era mancato il ripetitivo inginocchiamento di alcuni piloti per manifestare contro il razzismo dieci minuti prima del via.
Pista asciutta, niente pioggia, temperature più fresche. Particolare curioso: in Austria, vista l’assenza del pubblico, nella curva 10 ci sono mille led che si illuminano coi piloti del proprio pilota in base ai tweet con l’hashtag del pilota preferito. La Ferrari sente la mancanza dei tifosi e li chiama a raccolta in un video (#Tifosi, we miss you).
Nelle qualifiche finali del GP Stiria, in Austria, risultati non all’altezza per la Ferrari a sentire Mattia Binotto, team principal di Maranello. Nel diluvio di Zeltweg la Rossa è naufragata nonostante gli aggiornamenti aerodinamici. “Si è assistito ad una prestazione imbarazzante”. Ad emergere è stato Hamilton con la Mercedes, alla sua 89esima pole position in 1’19″273. “Avevo il cuore in gola non riuscivo a vedere nulla andavo a mille giri alla cieca”. Un Hamilton che ha inflitto distacchi abissali. “Con la pioggia emerge il vero talento dei piloti – ha evidenziato Toto Wolff, numero uno della squadra Mercedes – e confesso che mi sono divertito pensando anche ad Hunt e Lauda”.
Si avvierà in prima fila con Verstappen con la Red Bull (1’20″489), quindi Sainz con la McLaren (1’20″671), Bottas con la Mercedes (1’20″701) e via via Ocon (Renault), Albon (Red Bull), Gasly (AlphaTauri), Ricciardo (Renault) e Norris (McLaren).
Una Ferrari “horror”: Vettel ha chiuso in decima posizione in 1’21″651, Leclerc undicesimo in 1’19” 628 (ma partirà 14° per aver ostacolato Kvyat in Q2). “Una giornata deludente” – ha ammesso Binotto. “Il bilanciamento è migliorato – ha sottolineato il monegasco Leclerc – ma c’è da lavorare”.
Anche Vettel era giù di tono: “Non sono contento della mia posizione”. Un unico motivo di soddisfazione per la Rossa era arrivato dal calendario: per la prima volta il Mondiale farà tappa al Mugello con il “Gran Premio della Toscana – Ferrari 1000” il 13 settembre con una corsa che coincide con la millesima presenza del Cavallino in F1.
Dunque, dopo Monza, un bis italiano su una pista che ha visto effettuare numerosi test a Michael Schumacher in passato. Da segnalare anche il ritorno di Alonso (che ha vinto due titoli mondiali con la casa francese nel 2005 e nel 2006)v in F1 con la Renault nella prossima stagione.