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Il modo migliore per viaggiare da Milano a Parigi

Il modo migliore per viaggiare da Milano a ParigiAddormentarsi guardando la Madonnina e svegliarsi ammirando la Torre Eiffel. Parigi val bene un viaggio in treno. Economico, rispetto all’aereo, rilassante e soprattutto diretto, dal centro di Milano al centro della  Ville Lumière,  senza ulteriore perdite di tempo e senza i costi aggiuntivi di taxi, metropolitane e autobus, con relative attese e trasbordi di bagagli.

Quotidianamente sui binari fra la capitale francese e la metropoli lombarda si incrociano decine di treni, a partire dalle prime ore del giorno fino alle 23,10. Insomma treni Milano Parigi in tutta comodità. Percorrenza media 7 ore. Costi da 92 a 400 euro, per la prima classe sui convogli veloci e senza soste.

Il modo migliore per viaggiare da Milano a Parigi

A detta degli esperti, considerando tutte le varianti del trasporto passeggeri, aereo, auto, pullman, è indubbiamente il treno ad assicurare le comodità, le chance di scelta e di tempo e soprattutto il vettore migliore sotto il profilo della comodità per viaggiare e raggiungere direttamente il centro storico della capitale meta del viaggio.

A differenza dello specchietto per le allodole dei 45 euro sventolati dai biglietti aerei super scontati andata e ritorno sul web, un costo apparentemente basso ma destinato a lievitare ad oltre i 100 euro per effetto di supplementi su bagagli e prenotazioni, i costi del treno sono pressochè netti e offrono l’impagabile comodità dell’arrivo diretto nel cuore di Parigi e di Milano, senza perdite di tempo per il ritiro dei bagagli ed esborsi di decine di euro per i pagamenti degli ulteriori mezzi di trasporto per raggiungere la città, spesso lontana centinaia di chilometri.

All’intramontabile fascino del treno si aggiunge inoltre l’impareggiabile bellezza del panorama delle Alpi della campagna francese e della pianura padana, i ponti sul Po e sulla Loira, sul Rodano e sulla Senna.

Panorami che trasformano il viaggio in una rilassante tappa di avvicinamento, esente dalle nevrosi delle file dell’imbarco, dei controlli di sicurezza, delle forbicine e dalla schiuma da barba spray sequestrate, delle scarpe e delle cinture levate, dell’incubo delle cappelliere stracolme e del vicino strabordante.

Il tutto in cambio della chimera del tempo guadagnato, che per quanto riguarda l’aereo si verifica esclusivamente  sulle rotte transatlantiche o nei voli per  l’estremo oriente. Mentre per le rotte europee il treno prevale non soltanto per la maggiore classe e relax, ma in considerazione di tutto il contesto del viaggio anche per il fattore tempo.

E poi, come sostiene il poeta spagnolo Antonio Machado: “nel viaggiare il treno sempre ci fa sognare….”

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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