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Il progetto del Farm cultural park e il festival dei Sicani

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Rubrica di critica recensioni anticipazioni

I cardini del pensiero Socrate Buddha Confucio Gesù

by Augusto Cavadi

I monti Sicani, poco conosciuti dagli stessi siciliani, occupano una vasta zona nel cuore sud-occidentale dell’isola mediterranea. Intorno ad essi gravitano vari comuni che tentano, non senza sforzi, di contrastare il progressivo spopolamento.Il progetto del Farm cultural park e il festival dei Sicani

Un progetto del Farm cultural park di Favara (Agrigento) sta consentendo a 7 di questi ‘borghi’ di assaggiare per sedici giornate che cosa potrebbe essere la vita degli abitanti – e conseguentemente la forza attrattiva dei loro siti – se essa fosse intessuta anche di esperienze estetiche (dalla pittura alla musica), di incontri con imprenditori testimoni di intraprendenza e di resilienza, di rappresentazioni teatrali, di passeggiate naturalistiche.Il progetto del Farm cultural park e il festival dei Sicani

Nel programma del Sicani creative festival gli organizzatori hanno avuto l’ardire di inserire perfino una pausa quotidiana di meditazione filosofica dialogata, nella convinzione – del tutto in controtendenza – che una rinascita sociale ed economica presupponga una revisione del proprio sguardo sulla realtà: che solo da un pensiero riflessivo possano scaturire iniziative solide e durevoli.

Nei “caffè filosofici”, offerti come esemplificazioni di una filosofia di strada destinata anche a quanti non hanno mai sfogliato un tomo di metafisica ma amano ragionare con la propria testa, si è focalizzata anche la differenza del “tempo” fra Il Nord e il Sud dell’Italia (e, per molti versi, del mondo). Non certo la differenza  – inesistente- dello scorrere del tempo misurabile, oggettivo, legato ai cicli naturali : un’ora di questo tempo d’orologio è identica a Milano come a Cianciana, a Londra come a Prizzi. Bensì la differenza – notevole – del tempo interiore, percepito psicologicamente. Per chi lo investe in attività lavorative e produttive esso scorre velocemente: come lo definì una volta un bambino di città, è “quella cosa che papà e mamma non ne hanno mai abbastanza”. Il tempo corre per chi è convinto che esso è denaro.Il progetto del Farm cultural park e il festival dei Sicani

Per chi condivide la medesima convinzione, ma non ha un’etica del lavoro – o più banalmente non trova da lavorare e vive di assistenzialismo – il tempo scorre, invece, lentamente. Ci si annoia e si prova a riempirlo alla meno peggio: due chiacchiere al bar, interminabili via-vai lungo il corso principale del paese, qualche partita a carte. Un’ora di chi non produce sembra una giornata.

Il pendolo oscillerà sempre fra il tempo ossessivamente percepito come sfuggente e il tempo stancamente percepito come interminabile? Probabilmente sì. Almeno sino a quando non sarà scalzata la convinzione di base, comune al Nord e al Sud, che il tempo sia money.Il progetto del Farm cultural park e il festival dei Sicani

Qualora, invece, si intuisse che esso non lo si ha, ma lo si è; che esso è una dimensione del nostro essere…si capirebbe che esso è prezioso perché è vita. I ritmi del Nord diventerebbero allora meno serrati e nevrotici, i ritmi del Sud meno dilatati e dilapidatori: il tempo sarebbe prezioso perché finito, circoscritto, come finita, circoscritta, è la vita di ogni mortale.

“Nuda” vita biologica? Certo. Ma – potenzialmente –  vita più che biologica: vita intensa, ricca di conoscenze e di relazioni, di progetti e di passioni. Vita piena, incentrata sull’essenziale (su ciò che ognuno di noi individua come essenziale): e per questo, solo per questo, vita degna di non essere sprecata.Il progetto del Farm cultural park e il festival dei Sicani

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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