Papa Francesco é disponibile ad incontrare il Presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping durante la visita ufficiale in Italia.
Lo confermano fonti vaticane, secondo le quali intermediari del governo cinese hanno contattato in proposito la Santa Sede..
Anche se Pechino non ha ancora avanzato una richiesta formale, secondo le fonti della Segreteria di Stato vaticana, l’incontro tra papa Francesco e Xi Jinping potrebbe essere incluso nell’agenda del capo di Stato cinese all’ultimo minuto. Il sito ufficiale della Santa Sede ha intanto implicitamente confermato che il Papa tra il il 21 e il 23 marzo non si sposterà da Roma…
Diverse fonti di stampa, tra cui l’Apple Daily, quotidiano in lingua cinese di Hong Kong, non escludono l’ipotesi che, in assenza di rapporti diplomatici bilaterali, quello che viene definito anche il rendez-vous Bergoglio – Xi possa avvenire fuori dal Vaticano.
Se l’incontro tra il presidente cinese e il Pontefice dovesse concretizzarsi, la portata storica e politica dell’evento rappresenterebbe un enorme successo diplomatico internazionale, tanto per Pechino che per Papa Francesco.
Per Xi Jinping il prestigio del primo vertice col carismatico leader della cristianità universale, costituirebbe un riconoscimento personale e della legittimità internazionale del regime comunista cinese. Il più longevo, radicato, e anche dittatoriale, del pianeta dopo l’eclissi dell’Unione Sovietica.
L’altra grande opportunità diplomatica per la Cina è che la risonanza dell’incontro col Papa farebbe passare in secondo piano lo svuotamento operativo del memorandum d’intesa soltanto simbolico con l’Italia.
Notevoli i risvolti positivi anche per il Vaticano. L’eventuale colloquio fra il Papa e Xi Jinping confermerebbe che la Cina è pronta ad accogliere Francesco a Pechino in visita pastorale.
Un viaggio apostolico a dir poco epocale: il primo Papa Gesuita sul suolo cinese sulle orme dei Padri Matteo Ricci e Michele Ruggieri, i primi missionari della Compagnia di Gesù che nel 1583 giunsero nella capitale cinese.
Infine, Vaticano e Pechino metterebbero a segno un risultato comune, evidenziando l’inessenzialità di Donald Trump.
Alla base delle possibilità di un vertice fra Francesco e Xi Jinping c’è l’accordo firmato tra Cina e Vaticano nel settembre del 2018. Accordo che in sostanza prevedeva il riconoscimento da parte della Repubblica Popolare Cinese che le nomine dei Vescovi cattolici siano decise e ordinate esclusivamente dal Vaticano. Da parte sua la Chiesa si è impegnata a svolgere esclusivamente un ruolo religioso ed ecumenico e a non interferire nella politica e nell’amministrazione della Repubblica Cinese.
Bergoglio a Pechino nel 2019, scriveva il 22 settembre 2018 zerozeronews…..