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Rubrica di critica recensioni anticipazioni
by Augusto Cavadi
La saggistica, con intenti più o meno esplicitamente pedagogici, riguardante i rischi del web in generale, del dark web in particolare, è ormai fitta di titoli.
Quanti di questi scritti raggiungono coloro che ne avrebbero più necessità, cioè le generazioni più giovani? E soprattutto, quanti dei pochi giovani che vengono raggiunti, sono disposti a leggerli e a trarne le conseguenze comportamentali? Come per tutte le dipendenze, anche per le dipendenze da internet il cognitivo può giocare un suo ruolo, ma va certamente integrato con l’affettivo, il sentimentale, l’emozionale.
Di una simile sintesi fra informazioni tecniche e sollecitazioni etiche è capace solo la letteratura.
Come nel caso di questo racconto lungo, o forse meglio romanzo breve, di Leonardo Torre, Alice nel paese oscuro. Viaggio in un mondo sommerso (Atile Edizioni, Pontinia 2023, pp. 235, euro 15,00) il cui protagonista – che è anche la voce narrante su un registro autobiografico – è un adolescente che, entrato alla scuola media superiore, si scopre scarsamente propenso ai rapporti sociali: segnatamente con i nuovi compagni di classe e con i nuovi insegnanti.
