Anniversari antimafia di denuncia e di richiamo alla mobilitazione popolare e istituzionale, come ha evidenziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla commemorazione del Prefetto Dalla Chiesa.
Dal 1970/’71 al 1992/’93: quasi 25 anni di stragi e delitti di mafia, dalla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro e dall’uccisione del Procuratore Pietro Scaglione a Falcone, Borsellino e agli attentati di Firenze, Roma e Milano.
Commemorazioni che culminano a settembre con le cerimonie per Carlo Alberto Dalla Chiesa, il giudice Cesare Terranova e don Pino Puglisi, del quale ricorrono i 30 anni del martirio.
![L’anniversario rivoluzionario di don Pino Puglisi](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2023/09/20180914-san-gaetano-church-in-brancaccio-neighbourhood-of-palermo-sicily-daniel-ibanez-7-1537094787-600x400.jpg)
Un anniversario che si preannuncia emblematico e per molti versi rivoluzionario quello del parroco palermitano ucciso dalla mafia. Don Pino é infatti un martire da venerare ed un eroe civile. Un esempio da seguire. Non solo per fede ed onestà, quanto soprattutto per confrontarsi con l’attuale realtà sociale ed ecclesiale.
Per don Pino Puglisi i tre decenni trascorsi dalla sera dell’agguato mortale compiuto il 15 settembre 1993 nella borgata di Brancaccio, periferia sud est di Palermo, sotto casa del Sacerdote, da due sicari della cosca mafiosa capeggiata dai fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, non solo non sono stati scalfiti dall’oblio e dalla retorica ma anzi sono lievitati fino a trasformarsi in dirompenti termini di paragone fra l’incisività missionaria di Don Pino e quel che è rimasto della sua eredità spirituale.
Connotata da miracoli concreti, l’eredità di Padre Puglisi inizialmente caratterizzata dal dirompente pentimento dei due killer che lo avevano assassinato, Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza, aveva determinato la forte presa di coscienza della Chiesa siciliana.
Sulla scia dell’anatema di Papa Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento contro i padrini di cosa nostra – “Convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio”- il parroco della chiesa di San Gaetano nel cuore di Brancaccio non perdeva occasione per ricordare ai fedeli che alla mafia c’era eccome un’alternativa. Che la sopraffazione non si poteva accettare. Che occorreva ribellarsi. E soprattutto insegnava carità e legalità ai figli dei mafiosi alunni delle elementari della borgata.
![L’anniversario rivoluzionario di don Pino Puglisi](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2021/02/cosa-fa-e-cosa-ancora-non-fa-la-chiesa-contro-la-mafia4-600x399.png)
Diametralmente all’opposto dell’intento criminale di mettere a tacere la voce della coscienza cristiana, l’uccisione di 3 P, come veniva affettuosamente chiamato in gergo padre Pino Puglisi, ha invece segnato la maledizione dei godfather brothers, i fratelli padrini Graviano e dell’intera mafia.
All’arresto dei due boss fino allora latitanti di lusso fra Venezia, Milano, il lago di Garda e Portofino é seguito infatti il clamoroso pentimento dei loro killer Spatuzza e Grigoli che hanno rivelato l’intera trama di connivenze politico affaristiche e delineato la strategia terroristica delle stragi di Capaci e via D’Amelio e delle bombe dell’estate del ‘93.
![L’anniversario rivoluzionario di don Pino Puglisi](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2023/09/maxresdefault-14-600x338.jpg)