by Vincenzo Bajardi
Le nuove Ferrari saranno battezzate il 14 febbraio, San Valentino, ed il primo appuntamento in pista é programmato il 5 marzo nel GP del Bahrein.
L’inedita monoposto è già pronta visto che sono stati omologati il telaio e il motore più ricco di 30 cv con la sigla di progetto 675. Una vettura che sembra aver fatto una buona dieta dimagrante.
Si prospetta un importante salto di qualità dai dati che stanno uscendo dalla Galleria del vento e dal simulatore. A livello aerodinamico il progetto è stato rivisto per ridurre la resistenza all’avanzamento, con minore “drag” la Ferrari punta a non essere penalizzata nelle velocità di punta con la Red Bull.
Rispetto alla vettura dello scorso anno il posteriore sarà più stretto sul cofano motore e ci sarà una inedita scatola del cambio. Sospensioni invariate. Nuove di zecca le gomme anteriori Pirelli fatte su misura per ridurre il sottosterzo. Confermate le presenze di Cardile per il telaio e di Gualtieri per la power unity. Benedetto Vigna, Ceo Ferrari, seguirà in prima persona la Gestione Sportiva.
Frederic Vasseur, il neo team manager principal dela Ferrari, fortemente appoggiato dal presidente Elkann ha intanto preso casa intanto a Modena. Il suo compito è quello di riportare la Ferrari al titolo iridato. E’ il secondo team manager di nazionalità francese dopo Jean Todt ed arriva da Fontainebleau. “Sono molto felice e onorato, la Ferrari rappresenta il top delle corse”, ha commentato.

Ha incontrato l’ad Benedetto Vigna, tecnici e manager. E’ iniziata così una nuova era a Maranello. Strano ma vero: ad accoglierlo non c’erano i piloti della Rossa, Charles Leclerc e Carlos Sainz, quest’ultimo impegnato alla Dakar. I due piloti, per la quarta volta insieme, si rivedranno da metà mese per iniziare le sessioni al simulatore della nuova monoposto.
Vasseur, che conosce a fondo la Formula 1, visto che in precedenza aveva svolto il ruolo di team manager sia in Renault che in Alfa Romeo si è insediato nell’ufficio del predecessore Mattia Binotto e ha meditato a lungo su come dare una strategia ad hoc al muretto che nella trascorsa stagione agonistica é stato oggetto di numerose critiche e di disastri.
Nel Mondiale 2022 la Ferrari ha ottenuto quattro vittorie, tre firmate dal monegasco Leclerc (Bahrain, Australia e Austria) e l’altra ottenuta in Gran Bretagna dallo spagnolo Sainz per la prima volta in carriera. Leclerc, che ha ottenuto 12 pole position contro le tre del compagno di squadra, si é laureato vice campione del mondo alle spalle dell’olandese Max Verstappen con la Red Bull, mentre Sainz ha chiuso inclassifica al quinto posto.
Prima di Vasseur avevano ricoperto il ruolo di team principal della Ferrari, Jean Todt dal 1993 al 2007, Stefano Domenicali dal 2008 al 2014 (con otto successi di Felipe Massa, si aggiudicava l’ambito titolo Costruttori), Marco Mattiacci nel 2014, Maurizio Arrivabene dal 2015 al 2018 con tre vittorie di Vettel, Mattia Binotto (fortemente voluto da Sergio Marchionne poche settimane prima della sua scomparsa) dal 2019 al 2022 con tre successi. Non vadimenticata comunque il periodo d’oro quando correva Michael Schumacher.
Quest’anno sulla livrea della Rossa arriveranno i due nuovi sponsors, Bitdefender e HCL Software. La Ferrari dovrà affrontare il nuovo Campionato con maggiore convinzione ritrovando più potenza nel motore. Anche per eliminare le svariate avarie tecniche lamentate nella passata stagione con Leclerc e Sainz che sono stati
costretti a sostituire ben sei propulsori a testa. I ritiri per avarie tecniche, come si ricorderà, a Baku e in Spagna, hanno pesato troppo negativamente. Ma per il campionato del Mondo di Formula 1 2023/20224 il Santo Protettore della Ferrari e dei suoi milioni di innamorati tifosi in tutto il mondo sarà San Valentino.
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Giornalista automotive free lance, per decenni responsabile della pagina Motori del Corriere dello Sport