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L’eroina e l’inferno delle droghe la pandemia dei disperati

 

by Maggie S. Lorelli

Eroina, droghe, disperazione e morte. Situazioni tragicamente inscindibili. Recentemente si è tornato a parlare dell’eroina in concomitanza con la scomparsa dell’attore Libero De Rienzo e delle polemiche sul presunto accanimento morboso riguardante la vita privata dell’attore, protagonista fra le tante interpretazioni del ruolo del giornalista Giancarlo Siani, nel film Fortapàsc di Marco Risi.

L'eroina e l'inferno delle droghe la pandemia dei disperati
Libero De Rienzo

E’ opportuno interrogarsi invece sulla recrudescenza dell’uso dell’eroina e di altre sostanze stupefacenti, soprattutto nelle fasce d’età giovanili e in certe categorie sociali.

Risvolti analizzabili sotto il profilo psicologico attraverso i dati e le valutazioni della FeDerSerD, la Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze.

Sulla base delle testimonianze degli oltre mille associati e degli ottomila operatori della FeDerSerD su tutto il territorio nazionale, operatori che hanno la mission di consolidare interventi clinici e preventivi su basi scientifiche, è possibile tracciare una disamina complessiva della situazione.

L'eroina e l'inferno delle droghe la pandemia dei disperati
Guido Faillace

“Il consumo dell’eroina ha registrato nel 2020 un incremento specialmente nelle fasce giovanili – spiega lo psichiatra Guido Faillace, Presidente della FeDerSerD – con maggior incidenza nelle grandi aree metropolitane di Milano, Roma, Torino, Napoli ecc…”

Diffusione dei vari tipi di stupefacenti ?

Oltre all’aumento dell’ uso di eroina (intorno allo 0,5%), le droghe più diffuse sono in assoluto i cannabinoidi (Italia al primo posto per consumo a livello europeo) e cocaina in tutte le sue possibilità di utilizzo, sniffata o fumata come crack. L'eroina e l'inferno delle droghe la pandemia dei disperati

Si registra un abbassamento dell’età delle persone che si rivolgono al Ser.D?

Sia dai dati della Relazione al Parlamento sul fenomeno droghe 2020, che dalle relazioni redatte dal Ministero della Salute e dall’Osservatorio di Lisbona, è stato evidenziato un abbassamento dell’età delle persone che fanno abuso di sostanze stupefacenti o loro derivati, e solo una minima parte degli adolescenti con problematiche di tipo sanitario dovuto all’abuso si rivolge ai Servizi per le Dipendenze. Come FeDerSerD si stanno valutando delle linee di indirizzo per aprire i Servizi a questa fascia di popolazione.

Quali sono le sostanze stupefacenti di cui fanno maggiormente uso gli adolescenti?

Cannabinoidi e loro derivati, oppioidi e loro derivati, droghe di sintesi (ecstasy, amfetamine e metamfetamine) e, ultimamente, si è registrato un notevole aumento di abuso di psicofarmaci, complice la facilità con cui queste sostanze vengono reperite.

Le nuove modalità di assunzione dell’eroina, che sempre più spesso viene fumata anziché iniettata per via endovenosa, può ingenerare una falsa percezione circa la sua pericolosità?

Direi di sì. L’eroina fumata viene vissuta come se questa modalità di utilizzo non avesse come conseguenze quelle evidenziate dalla via iniettiva. Molte volte i ragazzi la utilizzano come sostanza medicalizzante per le caratteristiche chimiche della molecola: come farmaco deprimente limita infatti gli effetti disforizzanti dell’uso eccessivo di cocaina.L'eroina e l'inferno delle droghe la pandemia dei disperati

E’ molto diffusa la poliassunzione di sostanze diverse, spesso mix letali di stupefacenti e farmaci assunti con modalità arbitrarie. Disperazione o masochismo?

E’ un fattore emergente, specialmente nelle fasce adolescenziali, l’assunzione di cocktail di alcol, cocaina e metamfetamine contemporaneamente, con esiti devastanti che spesso conducono alla morte. Più che disperazione è una modalità consolidata sia nelle fasce adolescenziali che nei soggetti adulti.

Quanto è importante agire sul versante del benessere psicologico degli individui per prevenire l’abuso di sostanze stupefacenti?

E’ fondamentale tanto, che come Federazione abbiamo strutturato dei percorsi formativi per individuare sia le cause più comuni che inducono a far uso di droghe, che le modalità per affrontare e correggere i comportamenti devianti.

Da psichiatra, quali ritiene siano le cause più comuni che inducono le persone a fare uso di droghe?

Non abbiamo una tipologia con caratteristiche specifiche che potrebbero indirizzare a formulare ipotesi in questo senso.L'eroina e l'inferno delle droghe la pandemia dei disperati

Esistono delle differenze di genere riguardo all’abuso di sostanze stupefacenti e diversità sul piano motivazionale fra uomini e donne?

Abbiamo evidenziato negli ultimi anni una eguale distribuzione senza differenza di genere di soggetti con problematiche dovute all’abuso di sostanze stupefacenti, ed anche per quanto riguarda il piano motivazionale, non abbiamo riscontrato particolari differenze.

Con la pandemia e il conseguente lockdown, è aumentato il disagio psichico nella popolazione. Pensa che ciò abbia avuto degli effetti sul consumo delle sostanze?

Con il lockdown, oltre al disagio psichico nella popolazione, abbiamo evidenziato che la circolazione delle droghe sul territorio non si è fermata, e il conseguente consumo di sostanze stupefacenti non ha subito decrementi, anzi, per quanto riguarda l’alcol e le droghe psicoattive come la cocaina, si registra un aumento.L'eroina e l'inferno delle droghe la pandemia dei disperati

Nella storia sono stati numerosi i casi di celebrità coinvolte nell’abuso di stupefacenti, e il consumo di alcune sostanze sembra circolare particolarmente in alte sfere della società. Esiste una correlazione psicologica fra denaro, successo e stupefacenti? 

La ricerca di popolarità attraverso i media, l’elevata disponibilità economica e l’uso smodato dei social, anche come facile prospettiva di elevati guadagni, potrebbero portare ad avvicinarsi al mondo delle droghe, con un coinvolgimento differente in base alla personalità del soggetto, alla sua fragilità ed alla sua capacità di reagire agli stress quotidiani.

E’ sufficiente un approccio terapeutico o è necessario creare un sistema di supporto sul territorio e in rete basato su una corretta informazione preventiva circa i rischi legati all’abuso delle sostanze?

Vista la complessità del settore, come Federazione degli Operatori delle Dipendenze stiamo avanzando, con al Governo e alle varie autorità competenti richieste di modifiche sostanziali per un approccio corretto riguardo all’intervento su quella che noi consideriamo una pandemia che coinvolge più di un milione di persone, per cui è necessario potenziare la rete territoriale ed attivare più progetti di prevenzione fin dalla scuola primaria: compito non facile e con differenti criticità da superare. Vista   la  complessità   del   nostro   settore,   come   Federazione   degli  Operatori  delle Dipendenze   stiamo   avanzando,   con   il  Governo   e   le   varie  Autorità  competenti, richieste di modifiche sostanziali per un approccio corretto riguardo all’intervento su quella  che   noi   consideriamo   una   pandemia   che   coinvolge  più   di   un   milione   di persone, per cui è necessario potenziare la rete territoriale ed attivare più progetti di prevenzione fin dalla scuola primaria: compito non facile e con differenti criticità da superare.L'eroina e l'inferno delle droghe la pandemia dei disperati

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Maggie S. Lorelli
Maggie S. Lorelli
Maggie S. Lorelli, dopo la laurea in Lettere all'Università degli Studi di Torino, si laurea in Pianoforte al Conservatorio “G. Verdi” di Torino e in Didattica della Musica al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Dopo un' esperienza decennale alla Feltrinelli ha collaborato come autrice con Radio 3 Rai e Radio Vaticana e condotto programmi musicali. Ha svolto un tirocinio come giornalista presso l'agenzia di stampa Adnkronos,  scrive per varie riviste musicali specializzate, ha al suo attivo numerosi racconti e “Automi”, il suo romanzo d'esordio. Attualmente è docente di Pianoforte al Liceo musicale.
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