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L’orizzonte infinito dei rapporti fra genitori e figli

Cuore & Batticuore

Rubrica settimanale di posta. Sentimenti passioni amori e disamori. Storie di vita e vicende vissute

L'orizzonte infinito dei rapporti fra genitori e figli

Genitori e figli parliamone

By Maria Teresa Bellucci

In questi giorni mi ritrovo spesso a pensare ai nostri figli, a come li cresciamo, al rapporto con loro. Perché l’Italia è scossa da un vento di ignoranza ed egoismo provocati anche dalla  non-educazione:  il nostro paese si è ammalato di consumismo e narcisismo e nello stesso tempo ha perso  la sostanza, i valori, tutto ciò che rende la vita davvero significativa.

Dobbiamo crescere figli migliori, io credo, per avere un paese migliore.

Da mamma (e prima, da figlia) attraverso passi anche sbagliati e  tanti errori ho creduto di poter individuare cosa è davvero importante per fare in modo che il potenziale emotivo, intellettivo, culturale dei nostri bambini e ragazzi possa realizzarsi il più possibile.

Vi sottopongo la mia riflessione con molta umiltà,  perché parlarne è importante!

L'orizzonte infinito dei rapporti fra genitori e figli Maria Teresa Bellucci
Maria Teresa Bellucci

Alla base di tutto, e prima di tutto, c’è l’amore. E non è per niente scontato, come sanno quegli adulti che continuano a soffrire la ferita di non essersi sentiti accolti e accettati. Amare un figlio, una figlia, può essere difficile: quando non è conforme a ciò che avevamo sognato, quando ha obiettivi diversi dai nostri, quando ci critica a oltranza, per esempio. Quando quello che fa non ci piace. Quando si è messo nei guai, magari seri. Eppure, sono proprio quelli i momenti in cui ha più bisogno del nostro amore: vero, non a parole. Amore paziente, che dice “ti amo per quello che sei”, e costruisce come può – non fosse altro che facendo capire a un figlio ribelle e lontano che la porta per lui resterà sempre e comunque aperta, anche se afferma di non volerne sapere.

Poi c’è l’ascolto. I nostri bambini hanno un bisogno terribile di essere ascoltati davvero, con attenzione e pazienza, in momenti dedicati solo a loro. Via cellulari, via tecnologia, occhi negli occhi. Loro sanno se li stiamo ascoltando veramente – e se si rendono conto che la nostra attenzione è solo di facciata rimangono feriti, sfiduciati nel prossimo e convinti di non valere abbastanza.

Secondo me sapere ascoltare, con tanta pazienza, è un segreto magico per offrire ai nostri figli  un enorme boost nella vita. Acquistano fiducia nel loro valore, fiducia negli adulti, e il passaggio di conoscenze è grande in queste situazioni. Da grandi ci cercano di meno, perché è più importante il gruppo dei pari, ma anche un ventenne ricorrerà ai genitori se sa di trovare accoglienza e ascolto,  al bisogno. Ed è così che non li perdiamo mai. L'orizzonte infinito dei rapporti fra genitori e figli

Ancora, secondo me è centrale offrire un esempio concreto e positivo. I nostri figli possono non ascoltare le parole, ma sono tutti molto attenti ai fatti. Posso riempirmi la bocca di buone intenzioni, ma se non mi vedranno metterle in pratica potranno, alternativamente, pensare che non valgo niente, o pensare che il mondo è così – si predica bene e si razzola male. E avranno un alibi per fare lo stesso.

Un genitore che fa il suo dovere, rispetta il suo lavoro, paga le tasse, è solidale, è aperto agli altri, è generoso con chi ha bisogno, è educato e gentile sempre anche con chi in teoria non lo meriterebbe, non fa il furbo, rispetta gli spazi comuni, protegge come puoi i più deboli, rispetta e ama gli animali  … offre un esempio di educazione civica impareggiabile. Il figlio che guarda e inevitabilmente giudica interiorizza che quello è lo stile di vita normale, e se abbiamo fortuna, lo replicherà.

E’ vero che si apprende anche per opposizione. Chi tra noi, guardando i suoi genitori, non ha pensato almeno una volta “io non voglio essere così?”. Però personalmente non ci tengo ad essere un esempio negativo!

Infine ci sono le esperienze. L’intelligenza e la curiosità dei bambini e dei ragazzi cresce più lentamente nel deserto di stimoli, mentre esperienze diverse sono un trampolino di lancio impareggiabile per la loro crescita. E per fare esperienze non servono per forza i soldi (che aiutano,  ovviamente!) ma tanta fantasia: parchi, città, mare, campagna e montagna offrono mille occasioni di sperimentare e vivere cose diverse, così come il gioco, lo sport, la musica, la lettura a voce alta e non , il cinema, gli hobbies … l’elenco è infinito.L'orizzonte infinito dei rapporti  fra genitori e figli

Le esperienze fanno fiorire i nostri figli, espandono la loro consapevolezza e la loro comprensione del mondo.  Tutto va bene, tranne che abbandonarli  per ore e ore davanti alla tv o con smartphone, Play Station etc. Vanno concessi certo, ma con moderazione – o saremo noi i killer della fantasia , intelligenza e curiosità dei nostri bambini

Scrittura chiara e diretta. Non a caso Maria Teresa Bellucci è una delle giornaliste più apprezzate ed esperte del Giornale Radio Rai. Quello del rapporto genitori-figli è un argomento sociale cardine. E’ un tema che attanaglia ed evolve di generazione in generazione. In realtà i figli capiscono davvero i genitori quando diventano genitori a loro volta e affrontano le problematiche adolescenziali ed educative dei propri figli. Ma uno dei pregi maggiori della riflessione di Maria Teresa Bellucci è la motivazione: dobbiamo crescere figli migliori per avere un paese migliore. 

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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