Greta Thunberg sembra sperduta a Roma fra la folla di Piazza del Popolo. Ma quando prende la parola, lo scricciolo che dimostra meno dei suoi sedici anni, diventa un gigante buono.
Una super eroina senza fronzoli e vanità, che combatte una battaglia contro i network industriali della petrolchimica e del cemento, contro i tycoon delle miniere e delle autostrade, i colossi dell’auto e del fast food che strangolano e appestano il mondo con anelli concentrici di gas e fumi inquinanti.
Anelli concentrici che surriscaldano il Pianeta e stravolgono il cima. E a loro che è rivolto l’urlo di denuncia di Greta. “Il problema base – sottolinea la giovanissima attivista svedese – è che nulla viene fatto per arrestare la catastrofe ecologica. Dobbiamo prepararci a lottare per lungo tempo. Non basteranno settimane o mesi, ci vorranno anni. Qualcuno dice che stiamo perdendo il tempo delle lezioni. Noi diciamo che stiamo cambiando il mondo. Continueremo a lottare per il nostro futuro e il pianeta vivente”
E sulle note del gruppo musicale ‘Têtes de Bois’ tutti cantano ”tempo, non c’è più tempo, sono qui questo è il nostro momento”, la canzone ispirata proprio alle parole della protagonista dei Fridays For Future, gli scioperi del venerdì per il clima.
Nessuna bandiera a Piazza del Popolo, solo cartelli originali e colorati e a tema: ”Riscalda il tuo cuore e non il tuo pianeta”; ”Fate girare le pale, non fateci girare le palle”; ”Ci siamo rotti i polmoni”. Così le ragazze e i ragazzi dei venerdì per il futuro si sono mobilitati anche alla vigilia di Pasqua per chiedere ai governi di tutto il mondo di fare presto perché il clima sta irrimediabilmente volgendo al peggio.
“Negli ultimi 6 mesi, milioni di studenti hanno scioperato per il clima, ma niente è cambiato. Le emissioni stanno ancora crescendo e non c’è nessun cambiamento politico” incalza Greta, con piglio e determinazione. Per questo aggiunge, “dobbiamo prepararci a lottare per molto tempo e non basteranno settimane e mesi ma ci vorranno anni”. Una battaglia che “stiamo facendo noi bambini per svegliare gli adulti e costringerli ad agire”.
Un piglio una determinazione di una leader che lotta contro il tempo per salvare il mondo.