by Augusto Cavadi
Succede anche questo. Ogni anno, da sei anni, centinaia di persone si danno appuntamento in una splendida località del Mediterraneo–Castellammare del Golfo, nella Sicilia occidentale– per “confilosofare”.
Per pensare insieme, scambiarsi intuizioni e riflessioni, conversare a tavola o passeggiando. Fra filosofi di professione? Non solo. E non soprattutto.
Infatti il “Festival della filosofia d’a-Mare” non è un convegno per specialisti, ma un appuntamento dedicato a coloro che – nel resto dell’anno – fanno tutt’altro. Ma che per tre o quattro giorni vogliono staccare la spina, dedicarsi un po’ di tempo in compagnia di gente che accorre da tutta Italia (veramente qualcuno anche dall’Estero) per confrontarsi su alcune tematiche esistenziali, etiche e teoretiche.
Si comincerà alle 16,30 di giovedì 25 aprile con una “passeggiata filosofica” di un’oretta guidata da Augusto Cavadi: un breve tragitto a piedi per le vie della cittadina trapanese intervallato da alcune soste nel corso delle quali chi vorrà suggerirà al gruppetto dei “viandanti” una sua considerazione sul tema dell’anno (“Che cosa mi dice la contemplazione del mare?”).
Alle 18 ci si sposterà nei pressi del Teatro greco di Segesta e si visiterà la Fattoria sociale “Martina e Sara”: un luogo di accoglienza e di ricarica interiore dove la coltura dei campi (agri-coltura) si annoda con la coltura dell’anima (animi–coltura). Verranno brevemente presentati i week-end estivi con filosofi, psicologi, sociologi, poeti e astrofili.
Alle 21, nel Teatro comunale di Castellammare, saranno il violino di Giorgio Gagliano e il pianoforte di Gabiele Catalanotto a chiudere la giornata e a predisporre gli animi alla successiva.
Che si aprirà, al Castello, con una lezione pubblica di Alberto Giovanni Biuso su La passione amorosa. I partecipanti potranno, quindi, suddividersi in vari “laboratori di con-filosofia” e, con la sapiente regia di Marta Mancini e Chiara Zanella, scambiarsi esperienze e idee sull’argomento.
Alle 16,30, sempre nello stesso meraviglioso Castello sul mare, toccherà a Giorgio Gagliano illustrare il suo punto di vista su I molti volti della sofferenza: conferenza in plenaria cui seguiranno nuovamente dei “laboratori” in gruppi più ristretti.
Stesso modulo (conferenza generale e poi dialoghi tra poche decine di persone in modo da stimolare tutte e tutti a prendere la parola, senza inibizioni né timori) la mattina di sabato 27: Orlando Franceschelli introdurrà la scottante problematica intorno a Natura umana, biotecnologie e poteri economico-sociali.
La sera, di nuovo al Teatro comunale, Manuela Pascolini e Antonio Carnicella offriranno una “lettura interpretata” de La commedia dei filosofi di Albert Camus.
Domenica 28, prima del pranzo conclusivo, saranno offerti in contemporanea altri tre laboratori di con-filosofia tra i quali i presenti potranno scegliere: Mistica cristiana e mistica buddhista, Essere animali, Elogio della solidarietà samaritana.
Poiché il Festival non ha scopo di lucro è previsto un piccolo contributo di 10,00 euro al giorno che possono ridursi a 20,00 euro in tutto per chi sceglie il pass completo per i quattro giorni.
Sulla pagine FB filosofiadamare si possono trovare tutte le indicazioni necessarie.
In una fase culturale e politica che, eufemisticamente, potrebbe qualificarsi un po’ confusa non sarebbe male che si diffondessero in Europa occasioni del genere: perché la democrazia si nutre di tanti alimenti, ma in primo luogo di informazione corretta e di capacità critica.
Se ci si illude che le grandi sfide epocali si possano affrontare a colpi di battute sarcastiche, di slogan sui social media e di sondaggi degli umori…si rischia di svegliarsi troppo tardi in una immensa prigione dove pochi comandano e gli altri devono ubbidire.