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Marchionne l’eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente

L’eredità di MarchionneMarchionne l'eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente

Interprete dell’economia globale Sergio Marchionne viveva e operava nel futuro, ma per un imprevedibile e crudele destino  é morto in un presente animato da una concezione industriale stantia e sostanzialmente rivolta al passato.

I primi siti a dare il flash della scomparsa del top manager sono stati quelli svizzeri e la notizia ha fatto in pochi secondi il giro del mondo, evidenziando la rilevanza della credibilità e del seguito internazionale che Marchionne riscuoteva.Marchionne l'eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente

Il comunicato della holding Exor che ha ufficializzato il decesso è stato pubblicato in tempo reale dal sito del quotidiano svizzero Le Matin, con il titolo: “L’ex patron emblematico di Fiat Chrysler è morto. Un necrologio è immediatamente apparso anche in apertura del Financial Times, in cui Marchionne è descritto come “il top manager italo-canadese che ha salvato l’italiana Fiat dalla bancarotta”, tra i business leaders della sua generazione più “arditi”, conosciuto per i suoi ritmi lavorativi senza tregua “e il pensiero acuto, affilato come una lama di rasoio” .

In Francia, il sito del quotidiano economico Les Echos titola sulla morte “del mago del clan Agnelli”.  Un articolo con la cronaca degli sviluppi, inattesi, degli ultimi giorni, è stato pubblicato da Le Monde. Le Figaro, Liberation e altri grandi quotidiani si sono affidati alla notizia della morte tempestivamente data dall’agenzia France Presse .

Marchionne l'eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente

In Gran Bretagna, il quotidiano The Guardian  l’eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente ha aperto una pagina live sul suo sito col titolo: “Sergio Marchionne, salvatore della casa automobilistica Fiat, muore all’età di 66 anni” La notizia è anche in apertura della sezione Business del sito della Bbc. Bloomberg ricorda come  sotto la sua guida “il valore della Fiat sia aumentato di oltre 10 volte “.Marchionne l'eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente

Apertura anche per i siti dei grandi quotidiani tedeschi, dalla Frankfurter Allgemaine Zeitung alla Suddeutsche Zeitung, e sulla stampa russa a cominciare dall’autorevole Vedomosti.Marchionne l'eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente

Negli Usa, malgrado la differenza di fuso orario, i siti dei principali media e i canali sono stati subito aggiornati con un lungo articolo dell’agenzia Associated press. Il New York Times concentra il necrologio sulla più grande delle sfide vinte da Marchionne quella “improbabile” di trasformare “Fiat Chrysler da un produttore di auto in difficoltà in un gigante industriale”. Il Washington Post ha inserito nelle stringa delle breaking news un articolo sul  manager 66enne “che ha salvato Chrysler dal baratro”, con la sintesi del più “pazzesco” dei successi ottenuti da Marchionne, che convinse il governo Usa a vendere Chrysler in stato fallimentare all’italiana Fiat” e arrivando poi in meno di un decennio a trasformare la società nata dalla fusione in un’impresa in attivo.

Marchionne l'eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente
John Elkann Sergio Marchionne e il Presidente della Repubblica Mattarella

Migliaia in  Italia le valutazioni e gli interventi degli esponenti istituzionali, politici e industriali. Ecco le dichiarazioni più significative:

  • Mattarella

“La notizia della scomparsa di Sergio Marchionne, purtroppo non più inattesa, ci addolora e lascia un vuoto in tutti coloro che ne hanno conosciuto e apprezzato le qualità umane, intellettuali, professionali”, dichiara in una nota il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Desidero in questo momento anzitutto esprimere il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari, e a quanti erano a lui più legati nella vita e nel lavoro. Marchionne – continua Mattarella – ha scritto una pagina importante nella storia dell’industria italiana. Nella sua responsabilità di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali. Ha assicurato continuità e rilancio fino a costruire una nuova aggregazione, a dar vita a una nuova più grande realtà per sostenere la competizione. Marchionne non ha mai rinunciato a battersi per le proprie strategie, ad affrontare difficoltà e conflitti, a superare incomprensioni. La sua visione ha sempre provato a guardare oltre l’orizzonte e immaginare come l’innovazione e la qualità potessero dare maggiore forza nel percorso futuro. Marchionne ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacità e la creatività delle realtà manifatturiere del nostro Paese” conclude il Capo dello Stato.

Marchionne l'eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente

  • Casellati

“E’ stato un manager eccellente, un uomo illuminato, un grande italiano. Con lui – afferma la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati –  scompare un protagonista indiscusso della produttività italiana nel mondo, esempio di laboriosità, di creatività e di lungimiranza. La sua forza sono state le sue radici, la sua famiglia, che in tante occasioni pubbliche amava ricordare come esempio di rettitudine, di senso del dovere e di coraggio. A Marchionne l’Italia deve molto.  Perché lui ha capito prima di chiunque altro che in un mercato globale e globalizzato la Fiat non poteva sopravvivere a se stessa senza un cambiamento radicale e un salto che le facesse varcare i confini nazionali, rilanciando la produzione e internazionalizzando l’azienda. Una sfida affrontata e vinta, ma mantenendo sempre un radicamento forte nel nostro Paese, riuscendo perfino a portare l’America in Italia. Marchionne – sottolinea la Presidente del Semnato- é stato un personaggio di assoluto valore che mancherà molto. Il mio auspicio è che i frutti delle sue scelte e delle sue intuizioni non vengano dispersi ma possano continuare a vivere per il bene di Fca, dei lavoratori italiani e di tutto il Paese.”

  • Gentiloni

“#Marchionne Grazie per il lavoro, la fatica, i risultati. E per l’orgoglio italiano portato nel mondo” scrive su Twitter l’ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

  • Prodi

“La sua morte ci priva di un interlocutore di grande capacità tecnica e di raffinata intelligenza politica” dice Romano Prodi. “Ricordo l’empatia immediata che le sue lezioni suscitavano negli studenti della Brown university e l’attenzione che sapeva catturare con il suo atteggiamento diretto e coinvolgente. A questo si associavano in lui rigore, grande spirito di volontà e una straordinaria capacità di lavoro con cui ha saputo affrontare la sfida, non facile, dell’industria automobilistica. Il mio pensiero va alla sua famiglia, ai suoi figli e a tutti coloro che gli hanno voluto bene” conclude Prodi

  • Casini

“Sergio Marchionne è stato un grande. Oggi ci saranno molte lacrime. Tante di coccodrillo” afferma  sul suo profilo Twitter, Pier Ferdinando Casini

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Marco Tronchetti Provera e Massimo Moratti
  • Tronchetti Provera

“Lascia un segno indelebile nella storia dell’industria italiana . E’ un uomo da ammirare come persona e come manager.”  Cosi’ Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e ceo Pirelli. “ L’esempio di Marchionne – aggiunge Tronchetti Provera – mostra che l’Italia può rimanere un grande paese industriale se fa scelte coraggiose assumendosi la responsabilità di costruire il proprio futuro. Alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutti quelli che gli hanno voluto bene va la mia vicinanza e il mio affetto”.

  •  Moratti

Marchionne un genio non capito da tutti, afferma l’industriale Massimo Moratti. “Probabilmente molta gente è limitata. Probabilmente molta gente non si é ancora resa conto di Chi abbiamo perso: addio Genio…. forse non ti hanno capito ma so per certo che la cosa non ti ha turbato”. Conclude su Twitter l’ex Presidfente dell’Inter Massimo Moratti

Marchionne l'eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente
Silvia Fregolent
  • Fregolent

“Come tutte le persone di potere anche Sergio Marchionne aveva delle contraddizioni su cui non è ora il momento di dare sentenze nette e riduttive”  dichiara Silvia Fregolent, deputata piemontese del Pd. “Marchionne – aggiunge l’on. Fregolent – ha avuto indiscutibilmente il merito di risanare e rilanciare la Fiat applicando all’industria la fantasia e la creatività del Made in Italy e conquistando i mercati mondiali. Sua l’intuizione e la capacità di vendere il modello italiano come valore aggiunto anche nel settore dell’automotive coniugando quindi sicurezza, versatilità, tecnologia con eleganza e bellezza soprattutto nei prodotti di fascia media, quelli cioè che producono fatturato, Pil e posti di lavoro. Con lui Torino è tornata ad essere la capitale mondiale dell’auto e vista la crisi degli ultimi decenni si tratta di un risultato prestigioso tutt’altro che scontato”.Marchionne l'eredità di un manager del futuro deceduto nell’abisso del presente

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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